Condividi

Maxi-truffa all’Inps, 199 indagati a Marsala: danno per oltre 676 mila euro

venerdì 8 Ottobre 2021

Sono 199 le persone indagate dalla Procura di Marsala per un’ipotesi di maxi-truffa all’Inps che nell’arco di sei anni (dal 2012 al 2018) avrebbe procurato, per i pm, all’ente di assistenza e previdenza un danno di oltre 676 mila euro.

Si tratta di somme erogate a titolo di indennità di disoccupazione sulla base di assunzioni, secondo l’accusa “fittizie”, di oltre duecento lavoratori, in buona parte tunisini. Molti dei quali residenti a Mazara del Vallo, che sarebbe l’epicentro della truffa, altri a Marsala, Petrosino, Campobello di Mazara, Ribera, Sciacca e anche in centri del nord Italia. Alle persone coinvolte nell’inchiesta, condotta dai carabinieri, è stato notificato l’avviso conclusioni indagini preliminari, atto che solitamente prelude alla richiesta di rinvio a giudizio. Le accuse a vario titolo contestate sono la truffa in concorso e il falso ideologico.

Secondo i magistrati a organizzare il raggiro all’Inps sarebbero stati cinque persone alle quali nel novembre 2020 sono stati sequestrati beni per circa un milione di euro. Si tratta di Sergio Agnello, di 44 anni, Nicolò Passalacqua, di 51, Salvatore Asaro, di 60, Francesco Di Pietra, di 51, e Mehdi Ammari, di 43. Tra questi, un ruolo centrale avrebbe avuto Di Pietra, consulente, al quale lo scorso novembre è stato sequestrato lo studio professionale. Agnello, Passalacqua e Asaro erano titolari di aziende sulla carta operanti nei settori edile, metalmeccanico e agricolo che venivano usate per le assunzioni fittizie necessarie per incassare le indennità di disoccupazione. Passalacqua sarebbe stato, in particolare, “promotore, costitutore e organizzatore del sistema di truffe”. Il tunisino Mehdi Ammari, residente a Campobello di Mazara, avrebbe avuto, secondo la procura, il compito di procacciatore di lavoratori da assumere sulla carta.

Gli investigatori (carabinieri del Comando provinciale di Trapani e del Comando per la Tutela del Lavoro-Nucleo Ispettorato del Lavoro) hanno accertato che gli indagati, utilizzando ditte operanti solo “su carta”, avevano fittiziamente assunto 241 persone, in gran parte di provenienza nordafricana in prossimità della scadenza del permesso di soggiorno. I rimanenti 194 gli indagati, a loro volta, secondo l’accusa, “si impegnavano a versare ai titolari delle ditte la metà delle indennità percepite dopo il licenziamento da un lavoro che non avrebbero mai svolto”, sostengono i magistrati.

Questo articolo fa parte delle categorie:
Condividi
ilSiciliaNews24

Spadafora (ME), riapre il cavalcavia sulla A20. Nasca: “Diamo respiro all’economia del territorio grazie alla sinergia tra Consorzio, Regione e Comuni” CLICCA PER IL VIDEO

Un intervento da oltre 2,5 milioni di euro, finanziato con il Fondo per lo Sviluppo e la Coesione e realizzato dal Consorzio per le Autostrade Siciliane in sinergia con la Regione Siciliana.

BarSicilia

Bar Sicilia con Pino Galluzzo: “Sanità, rilancio industriale e ponte sullo Stretto. Ecco la visione di FdI” CLICCA PER IL VIDEO

Puntata 332 di Bar Sicilia con il deputato regionale di FdI Pino Galluzzo: impegno, risultati e prospettive politiche per una Sicilia che vuole risposte concrete per il rilancio del territorio messinese.

La Buona Salute

La Buona Salute 63° puntata: Ortopedia oncologica

La 63^ puntata de La Buona Salute è dedicata all’oncologia ortopedica. Abbiamo visitato l’Ospedale Giglio di Cefalù, oggi punto di riferimento nazionale

Oltre il Castello

Castelli di Sicilia: 19 ‘mini guide’ per la sfida del turismo di prossimità CLICCA PER IL VIDEO

Vi abbiamo accompagnato tra le stanze di 19 splendidi Castelli di Sicilia alla scoperta delle bellezze dei territori siciliani. Un viaggio indimenticabile attraverso la storia, la cultura, l’enogastronomia e l’economia locale, raccontata dai protagonisti di queste realtà straordinarie.