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Indaga la Polizia

Mazara del Vallo (TP), uomo uccide la “ex” e si toglie la vita

giovedì 7 Settembre 2023

Omicidio-suicidio ieri sera nel Trapanese. Un uomo, originario di Valderice, ha ucciso a colpi di arma da fuoco la ex compagna, Marisa Leo di 39 anni, originaria di Salemi e dipendente di una cantina di Mazara del Vallo dove si occupava di marketing.

L’uomo si chiama Angelo Reina, 42 anni. Gestiva un vivaio di famiglia nelle campagne del Marsalese. Da una relazione con la Leo era nata una bambina, ma i due non stavano più insieme da anni.

LA RICOSTRUZIONE

Secondo una prima ricostruzione l’uomo avrebbe dato appuntamento all’ex compagna nell’azienda di famiglia, in contrada Farla al confine tra Mazara e Marsala, e l’ha uccisa. Poi con l’auto ha raggiunto il viadotto all’ingresso di Castellammare del Golfo è sceso e si è sparato con lo stesso fucile ed è precipitato giù dal viadotto da una cinquantina di metri. A trovare il corpo è stata la polizia stradale. Sul caso indaga la Squadra Mobile di Trapani. Nell’auto è stata trovata una pistola non legalmente detenuta. Saranno gli esami balistici a chiarire meglio la dinamica dell’omicidio-suicidio. M arisa Leo aveva denunciato l’ex compagno nel maggio del 2020 per stalking e successivamente anche per violazione degli obblighi familiari. I due erano separati e lui non avrebbe provveduto a pagare gli alimenti per la figlia di 4 anni.

“Le donne devono fare qualunque cosa due volte meglio degli uomini per venire giudicate brave la metà. È vero. La parità non esiste ancora, il nemico più grande rimane il pregiudizio inconsapevole di tanti uomini, il pericolo maggiore è la mancanza di consapevolezza di molte donne. Ma non sarà così per sempre, una rivoluzione culturale è in atto. Grazie alle donne che mi ispirano ogni giorno. Empowered women, empowerment other women”. Così aveva scritto l’8 marzo di tre anni fa Marisa Leo postando sui social un “pensiero è dedicato alle donne coraggiose che conosco e che sono fonte di ispirazione per me” e che “non hanno scelto la via più facile e che si impegnano con tenacia ogni giorno per raggiungere obiettivi, che lottano senza perdere mai il rispetto del proprio essere donna”.

I COMMENTI SULLA VICENDA

La cantina Colomba Bianca, presso cui lavorava Marisa Leo ha lasciato questo ricordo su Facebook: “Ciao Marisa, eri e sarai luce. È stata strappata alla vita Marisa Leo, responsabile marketing e comunicazione di Colomba Bianca. Donna del vino, madre premurosa e ispiratrice delle nostre cantine. Mente e braccio di scelte di successo, colonna portante di progetti internazionali per la filiera vitivinicola italiana, visionaria comunicatrice nel mondo dei vitigni made in Sicily. Era attiva contro la violenza di genere. È inesplicabile immaginare una nuova vendemmia senza Lei. Siamo sgomenti. Esprimiamo il nostro profondo cordoglio per la perdita che subisce la famiglia di Marisa, di cui ci sentiamo parte integrante anche noi”.

Domenico Venuti, sindaco di Salemi

La nostra comunità è sconvolta da quanto accaduto. Non ci sono parole per descrivere il dolore per una tragedia assurda e inaccettabile. Esprimo il cordoglio e la vicinanza alla famiglia a nome mio, dell’Amministrazione e di tutta la città di Salemi. Ci stringiamo ai familiari nel ricordo di una ragazza solare che amava la vita. Il giorno dei funerali sarà lutto cittadino a Salemi: è necessario accendere i riflettori su un fenomeno inaccettabile e insopportabile come il femminicidio. Ciao Marisa…“. Lo scrive sui social, il sindaco di Salemi, Domenico Venuti.

Carolina Varchi

Ho appreso con dispiacere e sgomento la notizia dell’omicidio di Marisa Leo, una giovane donna siciliana, mia coetanea, uccisa dall’ex compagno che si è poi tolto la vita. Rivolgo le mie condoglianze più sentite a tutti i familiari, sconvolti da questa tragedia, e un pensiero speciale alla bambina di Marisa“. Lo dichiara il deputato di Fdi Carolina Varchi, capogruppo in Commissione giustizia.

Sono troppi i drammi di questo tipo – aggiunge – e la frequenza ormai è quasi quotidiana. Di pochissimi giorni fa, infatti, è l’uccisione di Rossella Nappini, un’infermiera di Roma, delitto per il quale è stato fermato l’ex compagno. Siamo in piena emergenza e bisogna intervenire al più presto. Proprio ieri in Commissione abbiamo incardinato il disegno di legge governativo che inasprisce i provvedimenti di contrasto alla violenza di genere, ma soprattutto interviene in tutta la fase di prevenzione, attraverso strumenti più stringenti nei confronti di chi è accusato di reati di quel tipo. Bisogna fare in fretta – conclude Varchi – e sono certa che il Parlamento, su un tema così urgente e drammatico, sarà unito. Per evitare che si ripetano, in futuro, fatti come questi“.

Le donne continuano a morire nella nostra Isola. Sono sempre donne vittime di omicidi efferati, strappate alla vita per mano di persone a loro vicine. Un familiare, come anche in questo caso. Ecco perché, davanti a simili tragedie è sempre più indispensabile affrontare concretamente il tema della violenza contro le donne. Donne e uomini insieme, perché è responsabilità di tutti agire per contrastare e sconfiggere quella che è una vera e propria piaga per la nostra società”. Così Luisella Lionti, segretaria della Uil Sicilia, che esprime cordoglio e vicinanza alla famiglia della giovane Marisa Leo, uccisa dall’ex compagno: “Serve intervenire attraverso la prevenzione con campagne di informazione e sensibilizzazione nelle scuole, perché prima di tutto dobbiamo educare i nostri figli, i nostri giovani, al rispetto verso il prossimo. E poi con la formazione nei luoghi di lavoro e il sostegno affinché le donne vittime di violenza possano denunciare trovando l’aiuto necessario e senza rischiare la vita”.

“L’orrore per l’ennesimo femminicidio testimonia una dilagante violenza che, oramai con cadenza quotidiana, spezza e distrugge le vite di donne, bambine e bambini vittime di maltrattamenti e abusi. Fermare questa escalation di morte e di violenza deve essere l’obiettivo delle Istituzioni che devono agire, anzitutto, sulla prevenzione, su un adeguato ed efficace sistema di protezione nei confronti delle donne che denunciano e sull’ applicazione di pene severe per coloro che commettono i reati, a partire dai maltrattamenti.” Ad affermarlo sono la segretaria generale della Cgil di Trapani Liria Canzoneri e la responsabile provinciale del Coordinamento donne della Cgil Daniela Milana. “Il fenomeno del femminicidio – dicono Canzoneri e Milana – sta assumendo proporzioni incontrollate. Bisogna attivarsi e subito, iniziando, anzitutto, a parlare di salute mentale, di disagio sociale, promuovendo la cultura della non violenza, del rispetto, contro ogni forma di prevaricazione, e della reale parità tra uomini e donne. Di contro, le donne non possono continuare a denunciare le violenze subite, ma poi essere lasciate da sole, ancora più indifese e ancora più esposte al pericolo. Il divieto di avvicinamento si è dimostrato, in troppi casi culminati con il femminicidio, una misura inefficace. Per chi commette violenza occorre una pena certa e severa”.

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