Nell’ambito dello sciopero nazionale di 24 ore proclamato dalle sigle sindacali Anaao Assomed e Cimo-Fesmed in rappresentanza dei medici e dirigenti sanitari del servizio sanitario nazionale (SSN), domani, martedì 5 dicembre, alle ore 11, a Villa Magnisi, sede dell’Ordine dei Medici di Palermo (via Rosario da Partanna, 22), si svolgerà l’Assemblea dei medici siciliani aderenti allo sciopero. Nel corso dei lavori assembleari, i vertici dei sindacati Anaao Assomed e Cimo-Fesmed presenteranno un documento sulle criticità del sistema sanitario ospedaliero regionale.
Interverranno, fra gli altri, il segretario regionale Anaao Assomed – Associazione Medici Dirigenti Antonino Palermo, il presidente regionale della Federazione Cimo-Fesmed (Federazione Sindacale Medici Dirigenti) Riccardo Spampinato e il segretario regionale Cimo (Confederazione Italiana Medici Ospedalieri) Giuseppe Bonsignore.
A questo sciopero si aggiunge anche quello indetto per il giorno 18 dicembre. In quest’ultima data, incroceranno le braccia, con una mobilitazione “per salvare la Sanità pubblica”, i medici anestesisti dell’Aaroi-Emac, il Fassid (Sindacato nazionale area radiologica) ed Fvm (Federazione veterinari e medici) bloccando, spiega l’Aaroi in una nota: “Tutte le prestazioni che sono funzionali, quindi indispensabili, per tutte le altre prestazioni ospedaliere e territoriali, comprese quelle della filiera alimentare”. Allo sciopero, ricorda il sindacato degli anestesisti, si assoceranno anche i medici della Cisl, “per intensificarne la protesta facendo pressing sul Governo per le istanze comuni sulla Legge di Bilancio 2024 e per quelle sui contratti di lavoro del personale sanitario“.
“Fermare le prestazioni sanitarie non urgenti nei servizi ospedalieri e territoriali, bloccare le macellazioni, i mercati di carni e pesci e le movimentazioni animali nella filiera sottoposta ai controlli veterinari, garantire solo i servizi essenziali: non rimane altro modo per far reagire il governo e fargli adottare misure che non peggiorino le condizioni già precarie della sanità pubblica italiana, ed è per questo – prosegue l’Aaroi – che per l’Intersindacale della Dirigenza Medica, Veterinaria e Sanitaria dicembre sarà un mese molto caldo e, se non saranno soddisfatte le nostre richieste, lo sarà ancor più il 2024“.