Garantire la consumazione di un pasto nelle scuole al maggior numero di richiedenti è un obiettivo necessario per andare incontro alle esigenze lavorative e di vita di buona parte dei genitori. Ad oggi, tuttavia, non tutti gli istituti scolastici siciliani possono offrire questo genere di garanzia.
La gratuità dell’accesso alla mensa scolastica è un diritto riservato soltanto alle famiglie che si trovino in condizione di particolare difficoltà economica. Per le altre famiglie che desiderano fruire del servizio mensa, è richiesto il pagamento di una retta. Fortunatamente, in Sicilia il contributo non risulta particolarmente impegnativo dal punto di vista economico. Come emerge dal “21° rapporto di Cittadinanzattiva sulla sicurezza delle scuole e degli atenei”, nell’isola l’accesso alla mensa scolastica ha un costo medio di 71,40 euro al mese, appena 3,57 euro per ogni pasto. È importante sottolineare come i dati siciliani si pongano perfino al di sotto della media nazionale, la quale si attesta su un costo di 82 euro mensili e di 4 euro per ogni pasto.
Nella regione, la provincia che offre il servizio economicamente più vantaggioso è quella di Ragusa, con un costo di appena 2,20 euro a pasto. Delle nove province siciliane, soltanto Palermo e Trapani si trovano al di sopra del costo medio nazionale. Nel capoluogo, infatti, il costo medio è pari a 5 euro per ciascun pasto, mentre a Trapani e provincia ben 6,40 euro. Tutte le altre province, invece, offrono un servizio economicamente più vantaggioso.
Non vi è alcuna differenza, inoltre, tra le spese medie che i genitori sostengono per i figli che frequentano le scuole primarie rispetto a quelle da affrontare per chi è iscritto in una scuola dell’infanzia.
Naturalmente è auspicabile che il servizio non assicuri soltanto un risparmio di spesa per le famiglie siciliane, ma che questo momento di socializzazione tra bambini possa avvenire all’interno di luoghi sicuri ed all’avanguardia. Ad oggi sono 467 le mense presenti sul territorio siciliano, anche se non tutte possono vantare anche la presenza di una cucina in loco, limitandosi spesso al solo refettorio.
Grazie ai fondi europei del Pnrr sono stati stanziati circa 18 milioni di euro per interventi di manutenzione delle mense scolastiche o per la ricostruzione delle stesse. Attraverso questi contributi sarà possibile la realizzazione di 43 interventi di vario genere nei locali in cui vengono distribuiti i pasti. Di queste nuove opere scolastiche, più della metà consisterà nella costruzione di nuove mense. In sei casi gli interventi richiederanno la demolizione e la ricostruzione delle mense già esistenti, seppur con la presenza di alcuni ampliamenti. In tredici edifici, invece, l’attività consisterà nella riconversione, riqualificazione o messa in sicurezza dei locali.
Inizialmente, l’Ue aveva reso disponibili circa 80 milioni di euro per la costruzione o la manutenzione di mense scolastiche nell’isola. Tuttavia, molti progetti non sono stati accolti per vizi di vario genere. Sebbene, quindi, non siano stati utilizzati interamente i fondi a disposizione è stato fatto comunque un passo in avanti per il miglioramento del servizio.