A oltre un mese dalla chiusura momentanea del Mercato Ittico e dopo la messa in sicurezza delle pensiline, gli operatori del mercato preoccupati per la gestione delle attività lavorative dopo varie richieste di incontro col sindaco di Palermo, Leoluca Orlando e con l’assessore alle attività produttive Leopoldo Piampiano per le quali attendono ancora riscontro, si trovano ancora oggi nella situazione di avere mezzo mercato inagibile e nessuna rassicurazione per il prosieguo della loro attività.
“Si ricorda che da dichiarazioni giunte da organi di stampa in aprile l’assessore Piampiano metteva in evidenza la circostanza secondo la quale era già stata data in appalto una gara per la ristrutturazione del Mercato e che a pochi giorni dall’accaduto si sarebbe dovuti già partire con i relativi lavori“.
Oltre al danno dunque, l’Associazione Commissionari Mercato Ittico, sottolinea la beffa di non essere stati invitati alla riunione tenutasi al mercato ortofrutticolo lunedì 13 maggio nel corso della quale si presentava il nuovo Regolamento Unico dei Mercati.
“A nulla può valere – continua al nota dell’Associazione Commissionari Mercato Ittico – la presenza di Confcommercio tramite la sua presidente Patrizia Di Dio, in quanto la materia trattata, frutto del lavoro di anni degli operatori del mercato ittico avrebbe obbligato gli organizzatori al coinvolgimento di tutti i soggetti coinvolti. A maggior ragione che alla riunione partecipavano tutti i vertici interessati, dal sindaco agli operatori del settore, con la scientifica esclusione degli imprenditori del mercato ittico. Inoltre, ad oggi l’associazione non conosce il nuovo R.U.M.G. (Regolamento Unico Mercato Generale). Per questo motivo l’associazione ha dato mandato ai propri legali di diffidare chi di competenza dalla applicazione di un regolamento che ad oggi si disconosce e si riserva inoltre di valutare una richiesta congrua di risarcimento del danno già patito e del danno che si profila dal non avere ad oggi una soluzione definitiva rispetto alle doglianze già esplicitate“.
“E quasi superfluo, sottolineare che il Mercato Ittico ha una funzione sociale e commerciale di fondamentale importanza con particolare riferimento alla legalità, alla sicurezza ed alla tracciabilità del pescato che tutti i giorni finisce sulle tavole dei palermitani e non solo” aggiungono.
“L’Amministrazione comunale, che a parole è sempre presente quando si tratta di difendere la giusta applicazione della legge, nei fatti si sta dimostrando sorda al grido di dolore che dal mercato ittico proviene tenendo anche conto che a patire questo stato di cose è un indotto che occupa ad oggi migliaia di persone” concludono dall’associazione.
“Ci sentiamo abbandonati da questa Amministrazione comunale e soprattutto dal sindaco Orlando che in venti anni di carica non è riuscito ad ottenere l’autorizzazione sanitaria, numero Cee, che ancora oggi è provvisorio in proroga dal 1997” afferma Filippo Calcagno, presidente dell’associazione dei commissionati e grossisti prodotti ittici di Palermo che aggiunge – “La manutenzione del mercato è compito del Comune e noi operatori siamo sempre intervenuti nelle piccole riparazioni. Ho personalmente per anni collaborato con i vari direttori a partire da Verona e con le varie commissioni per giungere alla compilazione del R.U.M.G e mai mi sarei aspettato di essere estromesso dalla sua presentazione” .