I big o presunti tali sonnecchiano, i partiti (anzi quel che ne resta) restano a guardare e allora il sindaco free Tibet tenta il bis a Messina.
L’imminente appuntamento con le Regionali del 5 novembre per adesso monopolizza e distoglie l’attenzione degli schieramenti politici, rimandando di qualche settimana pensieri, riflessioni e grandi manovre all’orizzonte.
Ma ad un anno dal voto, a Messina c’è già chi scalda i motori per le Amministrative. Il primo a lanciare la volata è stato Cateno De Luca, l’ex sindaco di Santa Teresa di Riva, che ha iniziato la sua campagna elettorale con largo anticipo e adesso chi si prepara a scendere nuovamente in campo è l’attuale primo cittadino, Renato Accorinti.
“Sono pronto a una ricandidatura“, rimarca Accorinti ma pone la condizione: “Dev’essere la gente a chiedermelo, come fu la prima volta. Chi mi ferma per strada mi dimostra la fiducia e in tanti mi hanno già chiesto di ricandidarmi“.
Secondo Accorinti, ad ogni modo, non basterebbe la fiducia “a parole” e la necessità sarebbe anche stavolta quella di un movimento dal basso, una richiesta che arrivi da una base robusta, magari con una raccolta firma. “Stavolta sarebbe più dura di cinque anni fa“, ma il professore pacifista pare intenzionato a riprovarci.
In effetti, il quadro politico che si avvicinerà alle elezioni vedrà il centrosinistra e il centrodestra impegnati nel tentativo di non spaccarsi e di proporre un candidato che possa competere per il successo, e anche in riva allo Stretto i grillini proveranno a sparigliare le carte, magari contando su quello che potrebbe essere nel 2018 l’eventuale effetto traino del voto del 5 novembre se dovesse diventare governatore Cancelleri.