In conseguenza delle attuazioni delle ultime norme indicate dal Governo il Conservatorio “Arcangelo Corelli” ha predisposto la chiusura totale del plesso.
Il presidente del Conservatorio Giuseppe Ministeri, già membro del Direttivo della Conferenza nazionale dei Presidenti di Conservatorio (organismo ministeriale che riunisce tutti i Presidenti dei Conservatori) ha – in data 16 marzo – emanato due decreti, sottoscritti anche dal direttore Antonino Averna, che hanno determinato la chiusura totale, l’uno, e la disposizione di un piano straordinario per attuare il “lavoro agile” (smart working).
“Non è stato facile – ha dichiarato Ministeri– lavorare ai due decreti, per i quali ringrazio i due direttori amministrativi, Alessandro Pavone e Paolo Ferrara, e il direttore di ragioneria, Francesca Salvo. Tutte le fonti da analizzare, governative, regionali e sindacali, per emettere poi i nostri decreti, erano numerose, e non sempre chiare”.
Continua la nota: “Abbiamo attivato lo smart working per tutti i nostri uffici e le postazioni dirigenziali. Ogni dirigente e ogni dipendente è stato dotato di un pc e potrà lavorare da casa a un proprio progetto da portare a termine. Anche sul fronte della didattica le cose si stanno muovendo: molti docenti si stanno adoperando e stiamo lavorando soprattutto usando la piattaforma zoom.us, cercando di restare il più vicino possibile ai nostri studenti”.
Intanto Ministeri sta già lavorando ad un documento da inviare al ministro dell’Università e della Ricerca Gaetano Manfredi, per avere delle risposte uniformate all’emergenza del settore (in particolare in merito al piano economico-finanziario e a quello organizzativo) che, ricordiamo, riguarderebbe cinquantacinque conservatori pubblici e venticinque che stavano per diventarlo.
“Le problematiche riguardano la gestione del personale; i mancati introiti delle tasse che gli studenti cominceranno a non versare; gli studenti che erano in Erasmus e sono tornati nel loro Paese; mancati introiti di vario tipo, per esempio diversi conservatori affittavano le proprie sale a privati, cosa che ora non potranno fare” conclude Ministeri.