Il nome del segretario cittadino del Pd Franco De Domenico quale candidato sindaco ha incontrato l’ok del M5S e di quasi tutto il tavolo del centrosinistra (Articolo Uno, +Europa). Meno convinta la cosiddetta area accorintiana che nei giorni scorsi aveva anche proposto il nome dell’ex sindaco di Messina. Se però il gruppo Messinaccomuna (formato anche da alcuni degli ex assessori della giunta Accorinti) non sembra del tutto contrario, ad alzare la paletta dello stop è Cambiamo Messina dal Basso, il movimento che nel 2013 supportò la candidatura di Accorinti.
Gli esponenti di CMdB chiedono tempo ma dal comunicato trapela molto più che una perplessità. Non è escluso che decidano di lasciare la coalizione e correre da soli. In quel caso per Accorinti sarebbe la terza candidatura a sindaco (la prima nel 2013 con la vittoria al ballottaggio, la seconda nel 2018 da uscente lo vide quarto al primo turno).
“La nostra adesione al tavolo del centrosinistra è stata convinta e lineare, fin dal primo momento. Ci siamo confrontati con tutte/i, discutendo e facendo proposte per un programma condiviso- scrivono gli esponenti di CMdB-Siamo state/i sempre disponibili e non abbiamo mai posto veti. Abbiamo fatto il nome di Accorinti in forza dei risultati ottenuti nei cinque anni di sindacatura ma abbiamo sempre avanzato più proposte di candidature nel nome dell’unità”.
Il movimento vuol sgomberare il campo su quanto accaduto spiegando di aver proposto soprattutto un metodo all’attenzione del tavolo di centro sinistra, cioè la condivisione.
“Ci siamo invece ritrovate/i in una riunione in cui il candidato a sindaco non ci è stato proposto ma imposto: un metodo per noi inaccettabile e che non rispetta, a nostro giudizio, il senso più profondo del fare politica.Non sappiamo se e quali siano i margini per recuperare l’unità della coalizione per la quale ci siamo spesi nei mesi passati e ancora in queste settimane. Valuteremo in assemblea CMdB e nei prossimi giorni i passi da compiere nell’interesse della città.”