Con il voto dell’Aula di ieri sera si è conclusa una telenovela durata oltre 30 anni. Serviranno altri passaggi tecnici ma finalmente Messina avrà il Palagiustizia bis.
A fare il via libera alla delibera di acquisizione di due immobili prestigiosi destinati al secondo Palagiustizia sono stati 25 consiglieri comunali (praticamente l’unanimità dei presenti. La prossima settimana si potrà procedere con gli atti dal notaio per l’acquisto da parte del Comune dei due edifici, le ex sedi del Banco di Roma e della Cassa Centrale di risparmio, situati uno accanto all’altro nel centralissimo corso Garibaldi.
Un momento storico se si pensa che del secondo Palagiustizia si iniziò a parlare negli anni ’80 e siamo nel 2023. Dopo l’avvio del dibattito si arrivò, nel 1985 all’iter per l’individuazione del sito da destinare agli uffici dal momento che Palazzo Piacentini non era (già all’epoca) più adatto alle esigenze e necessitava di ulteriori spazi.
Nel 1988 la giunta deliberò la proposta e otto anni dopo arrivò il sì della Cassa depositi e prestiti per il mutuo. Da allora sono passati quasi 30 anni scanditi da dibattiti, ricorsi al tar, contenziosi, proposte più o meno suggestive, marce indietro, polemiche surreali, ritardi, intoppi, annunci poi smentiti dai fatti, impegni non rispettati. Nel frattempo gli spazi necessari alla mole di lavoro dei vari settori della giustizia sono stati individuati pagando fior di locazioni anche per soluzioni poco adeguate anche logisticamente.
In oltre 30 anni sono state individuate una decina di ipotesi (ex ospedale militare, ex casa dello studente, via La Farina solo per citarne alcune), e firmati alcuni protocolli rimasti lettera morta.
“La storia recente invece – evidenzia il sindaco Basile – è datata anno 2021, quando l’allora sindaco Cateno De Luca predispone un avviso pubblico per reperire immobili da destinare al secondo palagiustizia; poi nell’ottobre sempre 2021 il primo sopralluogo con i vertici del Tribunale di Messina; e infine oggi, 2 agosto 2023 arriva la delibera di autorizzazione all’acquisto. È questa la Messina che guarda avanti pensando al suo futuro”.
Un anno fa è stato l’allora presidente della Patrimonio spa Roberto Cicala, oggi assessore, a individuare la soluzione definitiva ed avviare l’iter per l’acquisto dei due edifici (ex Banca di Roma ed ex Sicilcassa). Iter che ha avuto il via libera del ministero e ieri anche del consiglio comunale, ringraziato dal sindaco per il grande senso di responsabilità. L’operazione complessiva supera i 16 milioni esclusa Iva più i costi che serviranno per adeguare i due immobili. L’atto votato all’unanimità dall’Aula sarà trasmesso alla Cassa depositi e prestiti per l’erogazione dei mutui e prima di ferragosto dovrebbe arrivare anche la firma dal notaio.
