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Il fatto

Messina, fiocco rosa e rossetto al bimbo nel manifesto stop gender. Arcigay: “Va rimosso”

lunedì 4 Settembre 2023

Oggi Messina si è svegliata con manifesti che incitano all’odio transfobico, oltre a lanciare un messaggio falso”. Ad arrabbiarsi è Rosario Duca, presidente di Arcigay Messina che ne chiede la rimozione. Il manifesto affisso dall’associazione Pro Vita, ritrae un bambino dal volto triste perché la mano di qualcuno sta per mettergli un fiocco rosa in testa e il rossetto. Sul manifesto campeggia lo slogan : “Basta confondere l’identità sessuale dei bambini. #Stop gender” ed in basso c’è l’appello a firmare la petizione.  L’associazione è nota per essere contro aborto e pro famiglie tradizionali ed ha scelto un manifesto che sta scatenando polemiche e reazioni in tutta Italia. In alcuni comuni  è stato rimosso per volere degli stessi amministratori degli enti locali. A Messina è Rosario Duca a chiedere l’intervento dell’assessora Liana Cannata.

Non staremo a spiegare in questa occasione le ragioni della falsità di quanto affermano nel manifesto diffamatorio in quanto daremmo loro troppo importanza e non vogliamo farlo. Messina che è  nella rete Ready contro tutte le discriminazioni non può permettere questi attacchi transfobici ne altre discriminazioni, per questo abbiamo allertato l’assessora Pari opportunità chiedendo l’immediata rimozione”.

L’assessora Cannata, che è stata in prima linea lo scorso giugno al Pride dello Stretto e che è molto attenta a queste tematiche sta già avviando le verifiche del caso. A Milano a protestare è stato il Pd ma in tutti i comuni nei quali è apparso il manifesto la reazione è stata immediata.

Arcigay continuerà a vigilare “Siamo profondamente sconvolti da questi manifesti che propagano odio e disinformazione. Non permetteremo che l’odio prenda il sopravvento nella nostra città. Continueremo a lavorare instancabilmente per promuovere la comprensione, l’uguaglianza e il rispetto per tutti i nostri concittadini, indipendentemente dalla loro identità di genere.”

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