Il 12 giugno gli elettori messinesi, a differenza di tutti gli altri siciliani chiamati alle urne per le amministrative, avranno una scheda in più, quella per il referendum sul nuovo Comune Montemare. Oltre quindi alla scheda per il sindaco e il consiglio comunale, quella per le circoscrizioni e i quesiti per il referendum sulla giustizia ci sarà un’ulteriore scheda, con rischi di confusione ed errori nonché lentezza nelle operazioni di spoglio. Nei giorni scorsi il parlamentare leghista Nino Germanà ha proposto al governo regionale la possibilità di consentire il voto in due giorni (quindi anche lunedì 13) come avveniva in passato.
Oggi il capogruppo di FdI al Comune Libero Gioveni ha scritto al commissario straordinario Santoro per evidenziare la specificità del caso Messina. “La giornata del 12 giugno rappresenterà per Messina un momento determinante per vari aspetti, molti dei quali legati sia alla scelta che i cittadini faranno per stabilire da chi vorranno essere governati, sia per avviare il possibile iter legislativo regionale di scissione di una parte importante del territorio. Senza voler entrare nel merito dell’importante Referendum “Montemare” , ciò che mi preme evidenziare con la presente, pur comprendendo le ragioni del contenimento dei costi, è certamente l’inopportunità di caricare ulteriormente gli elettori di una ulteriore scheda che si andrebbe ad aggiungere alle altre molteplici schede frutto delle prossime Amministrative e dei Referendum nazionali”.
Gioveni come indipendentemente dall’ipotesi o meno di ballottaggio per l’elezione del sindaco è stato comunque già stanziato un impegno di spesa per l’eventuale secondo turno del 26 giugno. A questo punto, secondo Gioveni, si potrebbe valutare lo spostamento del Referendum Montemare per la giornata del 26 giugno, per tutte le motivazioni tecniche e logistiche del caso. Il capogruppo di Fratelli d’Italia invita quindi il commissario Santoro, dopo aver sentito il commissario ad acta Vincenzo Reitano nominato dalla Regione per l’indizione del Referendum e sentito anche l’assessorato regionale alle autonomie locali, di valutare la possibilità di spostare il Referendum Montemare a domenica 26 giugno, data che non comporterebbe alcun aggravio di spesa ulteriore essendo già stata impegnata una somma per il ballottaggio.