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Lacrime di coccodrillo per il Faraone

martedì 6 Dicembre 2016

A 48 ore di distanza dalla débâcle referendaria Davide Faraone affida il suo pensiero al blog. E attacca, senza nominarlo, il presidente Crocetta e tutti coloro che classifica come “sostenitori del No del giorno dopo”. Faraone rimane attaccato ai lembi ormai raggrinziti del “giglio magico” e chiede elezioni anticipate: “Tornare più presto al voto, credo sia ormai necessario“.

Sembra che la lezione del “No” non sia servita. Perché, a leggere le dichiarazioni del “tra poco” ex sottosegretario, le elezioni prossime venture sembrano una passeggiata di salute con gli italiani pronti a festeggiare con un bel girotondo (di quelli che piacevano tanto anni fa alla sinistra) la “scontata” vittoria delle truppe renziane . Comprendiamo lo spirito di squadra, ma immaginare che il 40 per cento degli elettori del Si siano tutta farina del sacco di Renzi è un peccato di supponenza, peccato che diventa mortale nel segreto dell’urna.

Ma vediamo il ‘Faraone pensiero‘ nel dettaglio. “Quella che l’Italia ha vissuto, e con essa la Sicilia, è stata una grande sfida democratica. È stato bello essere al fianco di Matteo Renzi in questa importante battaglia per il Paese. Ci sono sfide in cui credi, che senti di dover combattere perché sei convinto di essere dalla parte giusta anche se sai di avere tutti contro. Se guardo ai dati della mia regione, la Sicilia, la sconfitta assume contorni ancora più clamorosi ed inequivocabili“.

Questo è quanto scritto nel suo blog commentando il risultato del referendum, Faraone prosegue: “Renzi si è assunto la responsabilità e si è dimesso immediatamente; io ho rispetto per chi manifesta una idea anche contraria alla mia e si batte per quella idea, ma non mi piacciono i sostenitori del No del giorno dopo, quelli che hanno deciso di non giocare la partita referendaria, ergendosi a vincitori soltanto a risultato acquisito – e conclude – Adesso tornare al voto è necessario”.

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