Come preannunciato da ilSicilia.it (qui) si è consumato il divorzio tra l’assessore alla programmazione Europea Carlotta Previti ed il sindaco Federico Basile. Le dimissioni di Previti sono adesso ufficiali ed il percorso che ha visto l’esperta in fondi europei dapprima nella giunta De Luca e ora in quella Basile si divide dopo quasi 5 anni. Da tempo vivevano da “separati in casa” ed i segnali dell’imminente addio erano evidenti.
Alla conferenza stampa di presentazione dei 30 progetti del Pon Metro Plus da 222 milioni lei non c’era. Assente giustificata dirà Federico Basile “per motivi personali”. Ma, per dirla alla Nanni Moretti, ci sono assenze che pesano più delle presenze. Carlotta Previti infatti è l’assessore alla programmazione dei Fondi Europei ed è colei che sin dall’amministrazione guidata da Cateno De Luca ha intercettato e portato a Messina fior di milioni di euro. Esperta sin dai tempi della Provincia guidata dall’allora presidente Buzzanca, dal 2018 ad oggi ha “setacciato” bandi, opportunità, avvisi, rivisitato programmazioni e fatto scalare posti nelle graduatorie nazionali per Messina fino a portarla ai primi posti. Insomma, è come se alla presentazione del calendario dei concerti mancasse l’assessore agli spettacoli.
Dietro quei 222 milioni c sono mesi di lavoro. Eppure qualcosa si è inceppato nella giunta Basile e con ogni probabilità le origini dello scricchiolio sono antecedenti.
Facendo un passo indietro infatti Carlotta Previti nell’ultima fase della giunta De Luca aveva preso il posto di Mondello come vice sindaco anche in virtù della pesantezza della delega alla programmazione che di fatto è “trasversale” nel portare ossigeno a Palazzo Zanca nei vari settori dell’amministrazione.
Quando De Luca annunciò le dimissioni Carlotta Previti venne vista come la potenziale candidata alla successione e per diverse settimane il suo nome (e in misura minore anche quello di Dafne Musolino) fu in pole position. Il 14 febbraio Cateno De Luca indicò Federico Basile quale candidato sindaco. Carlotta Previti, da buon “soldato” non fece una piega e si candidò, così come tutti gli assessori, per il consiglio comunale. A giugno Federico Basile, eletto sindaco conferma in piena continuità con l’amministrazione De Luca tutta la squadra con le stesse deleghe. Previti mantiene la programmazione ma non la vicesindacatura.
Ad agosto, con la sfiducia all’ex presidente Draghi e le Politiche anticipate, Cateno De Luca schiera per la candidatura al Senato Dafne Musolino e alla Camera Francesco Gallo (entrambi assessori della giunta De Luca prima e di quella Basile poi) mentre alle Regionali la scelta ricade su Danilo Lo Giudice e Pippo Lombardo.
Nella sfida per la presidenza della Regione però Cateno De Luca arriva secondo dopo Schifani e nel comizio di Fiumedinisi non lesina bacchettate ai suoi “non dovete abbassare la tensione” contestandogli un impegno minore nella campagna elettorale per Politiche e Regionali rispetto a quello che si sarebbe aspettato.
Destinatari di quel messaggio sono anche gli assessori della giunta Basile. A settembre c’è una riorganizzazione complessiva nelle partecipate con la nomina di nuovi cda e la sostituzione in giunta dei neo parlamentari Dafne Musolino e Francesco Gallo e l’ingresso di Roberto Cicala e Massimo Finocchiaro.
Da quel momento iniziano le indiscrezioni su un progressivo distacco di Carlotta Previti , si sussurrano motivi personali, o il progressivo venir meno dell’affiatamento in squadra. Fino all’addio ufficiale.