“Noi non siamo quelli del No a tutto. Diciamo no al Ponte, ma sì alle infrastrutture, a strade, autostrade, alla riduzione del gap nord-sud”. I movimenti trasversali No Ponte, dopo l’assemblea di domenica scorsa (qui) sono di nuovo in campo e preparano nuove iniziative. In conferenza stampa a Palazzo Zanca le associazioni che si riconoscono nella battaglia hanno annunciato proteste e una grande manifestazione probabilmente prima dell’estate.
Francesco Mucciardi (Unione Popolare), Elio Conti Nibali (Invece del Ponte), Gianmarco Codraro e Daniele Ialacqua (No Ponte Capo Peloro) hanno ribadito la posizione dei contrari all’opera e si dicono pronti ad impegnarsi per dire no alla costruzione, spiegando d’aver anche il sostegno di migliaia di cittadini di altre regioni.
“Se siamo tornati in campo, spiegano, è perché il governo Meloni e Salvini hanno ricominciato a parlarne “anche mentendo. A questo punto noi torniamo nelle piazze a dire no. E siamo tantissimi”.
Ma ribadiscono, non siamo il popolo del no, perché diciamo sì alla tutela del territorio, alle opere che servono alla nostra isola.
L’obiettivo è rinsaldare il movimento che dal 2012 in poi (quando Monti mandò in soffitta il progetto),è uscito dalla scena. Le tematiche non sono solo quelle ambientali, ma legate anche alla vivibilità per i messinesi, che dovranno avere a che fare con l’alto numero dei cantieri, l’elevato inquinamento, il via vai di centinaia di camion. Nel messinese i cantieri saranno almeno 25, contando anche quelli in provincia fino a Venetico. Per i nopontisti inoltre quella dell’opera green è una fake news e intendono dimostrarlo con numeri e studi.
Invece del Ponte ad esempio sta già basando le sue posizioni solo su analisi e numeri per dimostrare che il progetto è inutile e dannoso (oltre che sbagliato).
Per le associazioni il messaggio da mandare oggi non è il no ma i tantissimi sì per lo sviluppo.