Possibile svolta dell’ultima ora nella querelle sulle dimissioni del sindaco di Messina, Cateno De Luca.
Come detto, un minuto dopo le 23:59 del 3 febbraio, al momento diventerebbe irrevocabile l’addio del primo cittadino ma il Consiglio comunale ha approvato a sorpresa il bilancio 2021-2023 presentato in aula dalla Giunta De Luca. E lo schema finanziario è stato esitato senza alcuna modifica rispetto alla proposta di delibera. Le previsioni portavano nella direzione di un voto negativo e di riflesso, quindi, verso quella che sarebbe diventata una sfiducia politica a De Luca, con la spinta ulteriore e forse definitiva verso l’addio anticipato a Palazzo Zanca. E invece il Civico consesso ha approvato il bilancio con un voto che, a questo punto, sembra in grado di ribaltare la prospettiva e corrobora in termini concreti l’ipotesi che De Luca possa decidere di ritirare in extremis le dimissioni.
Il clima era tutt’altro che favorevole a De Luca, visti i tre giorni di guerra aperta che si erano scatenati tra il sindaco e il Consiglio dopo il rinvio alla giornata odierna della seduta sul bilancio. Tuttavia, alla fine, il bilancio supera lo scoglio del Consiglio alla seconda seduta e viene sancito il disco verde alla programmazione economico-finanziaria e agli investimenti posti in agenda dall’attuale Amministrazione. I consiglieri di Pd, M5s e LiberaMe per protesta contro De Luca hanno abbandonato l’aula.
L’aula ha esitato il bilancio con 16 voti a favore, 2 contrari e 1 astenuto. Hanno detto sì i consiglieri Pierluigi Parisi, Dario Zante, Giovanna Crifò, Giandomenico La Fauci, Francesco Pagano, Dino Bramanti, Giovanni Caruso, Giovanni Scavello, Benedetto Vaccarino, Salvatore Serra, Francesco Cipolla, Serena Giannetto, Libero Gioveni, Nello Pergolizzi, Nicoletta D’Angelo e Daria Rotolo. Contrari i consiglieri Piero La Tona e Nino Interdonato (del gruppo Sicilia Futura), mentre il presidente del Consiglio, Claudio Cardile, si è astenuto.
L’esito del Consiglio comunale che indubbiamente rafforza la posizione di De Luca e della sua Amministrazione sembra in grado di spalancare le porte alla permanenza del sindaco a a Palazzo Zanca e alla decisione di cestinare sul filo di lana le dimissioni consegnate 19 giorni fa al segretario generale Rossana Carrubba.
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