Il punto d’arrivo in fondo è quello di partenza: il Pd schiera Franco De Domenico, segretario cittadino ed ex deputato regionale. La palla passa adesso al tavolo di coalizione, sebbene non dovrebbero esserci particolari ostacoli ad un nome che mette d’accordo tutti e potrebbe anche far capolino al ballottaggio in un centrodestra al momento alle prese con divisioni.
Dopo un vertice alla presenza del segretario regionale Anthony Barbagallo nel pomeriggio di oggi si sono sciolte le riserve, soprattutto quelle di De Domenico che non ha mai fatto mistero di voler tornare all’Ars dopo il subentro di Laccoto in seguito al contenzioso sul seggio (finito anche davanti alla Consulta).
Ma erano troppe le divisioni interne e l’idea del papa straniero e del campo largo sponsorizzata dal parlamentare Pietro Navarra non ha mai fatto breccia tra gli alleati. Dopo il no di Valentina Zafarana la palla è tornata in mano al Pd. I nomi non sono mancati, come quelli dei consiglieri comunali Antonella Russo e Alessandro Russo, ma in entrambi i casi non c’era condivisione unanime tra le altre anime della coalizione. Il nome del segretario cittadino del Pd mette un punto fermo ed evita pericolosi rischi di fratture. De Domenico, moderato, conoscitore del mondo dell’imprenditoria e molto attento anche alla base del partito, inoltre ha una carta in più. Piace anche a chi sta nel centro destra, tra i moderati come Beppe Picciolo, leader di Sicilia Futura e i centristi. Un nome quindi spendibile in chiave ballottaggio.