Off limits: vietati l’accesso, la sosta e la circolazione. Una parte della zona Falcata (quella che interessa la Real Cittadella) diventa “zona rossa”, in seguito all’ordinanza firmata nei giorni scorsi dal presidente dell’Autorità Portuale dello Stretto Mario Mega. I motivi sono legati alla sicurezza dal momento che l’area è considerata sito altamente inquinato e dovranno essere effettuati lavori di bonifica per i quali grazie ad un emendamento della parlamentare Matilde Siracusano sono stanziati 20 milioni di euro (qui). L’accesso alla zona sarà consentito “previa formale e motivata richiesta, solo per l’esecuzione di sopralluoghi con finalità scientifiche e/o tecniche per studi e progettazioni ovvero per eventuali interventi di bonifica, a seguito di autorizzazione espressa dell’ AdSP”.
Il provvidemento è stato emanato anche in virtù del fatto che, nonostante la situazione vi sono immobili che sono ancora occupati abusivamente proprio nell’area della Real Cittadella (e già solo questo è un paradosso tutto messinese).
Nei mesi scorsi sono stati consegnati i risultati dei Piani di caratterizzazione che l’AP aveva richiesto all’Università e dai quali è emerso un livello altissimo di sostanze inquinanti sia nel suolo che nel sottosuolo e in mare. Eppure lì, nonostante ripetute ingiunzioni di sgombero vi sono famiglie che abitano, al di là dell’indiscutibile valore storico e di pregio (sia pure dimenticato nel tempo) dell’area.
La zona Falcata è quindi stata classificata sito contaminato (qui) in attesa dell’opera di risanamento e bonifica. Adesso l’AP ci prova con il divieto, pertanto l’accesso sarà consentito solo per le indagini sulle sostanze inquinanti che non si sono ancora concluse. Troppo pericoloso restare in zona soprattutto in modo continuativo.
Purtroppo le tappe sono ancora lunghe perché le nuove analisi saranno rispedite alle Regione prima di poter avviare la bonifica. E tutto questo a distanza di 10 anni dal famoso Patto per la falce siglato in pompa magna nel 2014…..