Dal fisico asciutto non si direbbe, ma il sindaco di Messina è non solo un buongustaio ma se la cava bene anche ai fornelli. Così in occasione della presentazione dei prodotti De.Co. (denominazione comunale), è stato Federico Basile a cimentarsi nel primo show cooking, quello destinato alla preparazione dell’arancino (rigorosamente con la o finale). All’assessora Alessandra Calafiore invece il compito di preparate un altro piatto messinesissimo, le braciole.
Arancino e braciole alla messinese sono solo i primi due prodotti tra quelli per i quali il Comune di Messina ha avviato il percorso per la certificazione De.Co. denominazione comunale d’origine, un iter avviato nel 2019 dall’allora assessore Dafne Musolino e che punta alla massima valorizzazione e promozione dell’enogastronomia del territorio.
Spetta a questi due prodotti “aprire la strada”, seguiti da cannoli, vino, pignolata, pesce stocco a ghiotta, brioche “col tuppo”, pitoni ed una serie di cibi e sapori indiscutibilmente messinesi oltre ai vini doc che rappresentano davvero l’eccellenza.
La presentazione dell’iniziativa ha avuto una location d’eccezione, il Museo di Messina ed è stato lo stesso direttore Orazio Micali a sottolineare come oggi più che mai arte, cultura, sapori e tradizioni vadano di pari passo.
A sposare l’iniziativa dell’amministrazione comunale anche Camera di Commercio, Sicindustria, Università, numerosi imprenditori del settore, in particolare i produttori di vini doc.
Gli obiettivi del progetto sono stati illustrati dagli assessori Massimo Finocchiaro e Alessandra Calafiore, che hanno evidenziato l’importanza del marketing territoriale, mentre il sindaco Federico Basile ha tracciato le tappe di un percorso ambizioso all’altezza del territorio. La senatrice Musolino che da assessora aveva avviato l’iter poi interrotto dalla pandemia ha ripercorso lo spirito e le tappe. Quindi è stata la volta di Ivo Blandina della Camera di Commercio, per Sicindustria il delegato Alberto Donato e Flora Mondello ( presidente Consorzio di tutela Doc Mamertino), Antonio Bonfiglio (Consorzio Doc Faro). Il dibattito è stato moderato da Fabrizio Carrera, direttore di Cronache di Gusto. Spazio ai cooking show del sindaco Basile, sotto lo sguardo vigile dello chef de L’Ancora Cosimo Andreotti, che si è cimentato con l’arancino. L’assessore Calafiore, grazie alla guida di Giovanni Lombardo, ha preparato le braciole.
L’assaggio delle ricette si è poi spostato al Circolo del Tennis e della Vela accompagnato dalla degustazione dei Doc dei tre consorzi: Faro, Malvasia e Mamertino, coordinata dalla scuola Europa Sommelier. A far da padrone di casa è stato il presidente del Circolo Antonio Barbera.
Nel pomeriggio il presidente di Sicindustria Pietro Franza ha affiancato l’assessore Calafiore nella preparazione dei cannoli che sono stati poi gustati abbinandoli alle Malvasie di Lipari.
L’Università è stata ben contenta di coinvolgere gli studenti mettendo a disposizione crediti formativi. Per il primo dei tre moduli “Vino: tra scienza e cultura” è intervenuto il professor Nicola Cicero. Il secondo modulo “L’alimentazione tra lusso, crisi e tradizione” è stato affrontato dalla professoressa Elena Santagati, mentre per il terzo modulo “La sostenibilità dell’agroalimentare, strategie circolari di valorizzazione dei sottoprodotti” è intervenuta la professoressa Rossella Vadalà. A concludere sono state le esperienze delle aziende virtuose quali Damiano Think Organic, Simone Gatto e Filippo Denaro della “Pasticceria Irrera”.