Entro la mezzanotte di oggi Cateno De Luca lascerà Palazzo Zanca, dimettendosi anche da consigliere comunale, non prima però di aver “diretto” l’ultima seduta dell’Aula da presidente per accompagnare senza scossoni l’elezione del successore. Certo, Cateno resta sempre il leader di Sud chiama Nord e Sicilia Vera, della creatura politica che ha costruito e che sta portando a livello nazionale guardando alle europee ma senza dubbio oggi finisce una stagione, quella della sua presenza a Palazzo Zanca, iniziata nel 2018 con l’elezione a sindaco di Messina.
De Luca, come fa sempre, ha calcolato i tempi. La sua candidatura a sindaco di Taormina non può essere esposta all’incandidabilità, pertanto entro stanotte non deve più essere consigliere comunale. Così, nei giorni scorsi si è dimesso da presidente del consiglio comunale (votato con 23 sì su 32 consiglieri nel luglio 2022, qui) in modo da poter presiedere la seduta di oggi che porterà all’elezione del nuovo presidente e dei due vice senza franchi tiratori o scherzi dell’urna. Il favorito è Nello Pergolizzi che è quello che in quasi un anno lo ha sostituito praticamente quasi sempre giacchè la presenza di De Luca in Aula si è contata sulle dita di una mano. L’ex sindaco, impegnato all’Ars come deputato e a Roma come leader del movimento, aveva annunciato le dimissioni a dicembre ma alla fine sono arrivate oggi.
Nel frattempo però di acqua ne è iniziata a scorrere sotto i ponti e la maggioranza che sostiene il sindaco Basile al Comune non è più tanto bulgara come nel luglio 2022, prova ne è che lo stesso De Luca oggi seguirà passo per passo la seduta sia per l’elezione di Pergolizzi che del (o della)vicario e del vice. Le opposizioni, le cui fila sono state potenziate nei mesi da ex deluchiani, non sono riuscite o almeno così pare a compattarsi per fare sgambetti ma è certo che strada facendo, dall’estate scorsa ad oggi il quadro politico sta mutando e le acque non sono più chete.
A fine 2022 i primi smottamenti, il caso ArisMe, gli addii e i passaggi al gruppo misto, la ricostituzione del gruppo Forza Italia (con Oteri), mentre a febbraio si è registrato l’addio (qui) dell’ex assessore Carlotta Previti. La maggioranza consiliare ha perso pezzi e lo stesso De Luca, impegnato su altri fronti, è dovuto intervenire per sanare mal di pancia. Le amministrative di fine maggio saranno un banco di prova anche perché Cateno De Luca ha presentato liste e candidati sindaci in tutti i comuni alle urne in Sicilia. I riflettori sono accesi su Taormina dove è sceso in campo in prima persona.
Contestualmente pensa alle Europee del 2024 e lavora ad un movimento nazionale.
A Messina intanto, complici le bordate di De Luca al ministro Salvini, è messa a dura prova l’intesa con Prima l’Italia e Nino Germanà che ha contribuito all’elezione di Basile al primo turno.
Insomma i numeri e le modalità dell’elezione del nuovo presidente del consiglio comunale e dei due vice la diranno lunga su quel che sarà. A De Luca subentra in consiglio comunale Salvo Caruso.
Contestualmente oggi si dimetterà anche Alessandro De Leo, che a settembre è stato eletto all’Ars e che è candidato a Taormina (nella seconda lista, quella civetta). Al suo posto subentra Giuseppe Schepis.