Non esiste una mafia “buona” che non tocca donne e bambini ed una mafia cattiva, non esiste e non è mai esistita, come lo stesso Falcone ebbe a dire quando Buscetta iniziò il suo racconto di pentito specificando di voler evidenziare le differenze tra vecchia e nuova organizzazione.
Ed è questo il filo conduttore di “Mafia senza onore” (Navarra editore) di Maurizio Scaglione ed Elio Sanfilippo, presentato nei giorni scorsi nella Sala Cannizzaro dell’Università di Messina.
Il saggio (arricchito dalle fotografie di Francesco Bellina) smentisce punto per punto l’esistenza di “limiti” etici alla barbarie della mafia, attraverso 70 di omicidi e stragi, dal 1945 ad oggi. Non c’è alcun codice e nessun onore in chi ha ucciso i piccoli Claudio Domino o Giuseppe Di Matteo o Graziella Campagna.
Sono molte le vittime dimenticate e circondante da un alone d’indifferenza. Il libro è un monito soprattutto adesso, perché proprio la storia insegna che descrivere, come si sta facendo, Matteo Messina Denaro, più sugli aspetti “gossip” che in quelli legati all’efferatezza criminale, è un errore con radici antiche. “Si sta creando un fenomeno di a-mafiosità che è molto pericoloso” è il messaggio degli autori ribadito nel corso della presentazione del saggio.
Ad intervenire all’incontro, moderato dalla giornalista Rosaria Brancato, il Rettore dell’Università di Messina Salvatore Cuzzocrea, il sindaco Federico Basile, il presidente dell’Ordine degli avvocati Paolo Vermiglio, il presidente dell’Ordine degli architetti Pino Falzea, i parlamentari Dafne Musolino e Francesco Gallo componenti della Commissione nazionale antimafia.
.