Ci sono novità sul fronte risanamento, attraverso l’emendamento presentato dal governo al decreto legge Milleproroghe attualmente in fase di conversione alle Camere.
Intanto le date, il risanamento delle baraccapoli dovrà avvenire entro il 31 dicembre del 2024, data che rappresenta la scadenza anche il commissariamento, passato dalla prefetta Cosima Di Stani al presidente della Regione Renato Schifani (provocando la protesta del sindaco Federico Basile).
L’emendamento, ad opera di Matilde Siracusano, sottosegretaria ai Rapporti del Parlamento e le cui battaglie nella scorsa legislatura hanno portato alla legge speciale sul risanamento (la cosiddetta legge Carfagna), è stato approvato dalle Commissioni Affari costituzionali e Bilancio del Senato, durante i lavori di conversione del dl.
Un altro passaggio importante è la possibilità per il commissario Schifani di nominare un subcommissario, che sarà quasi certamente Marcello Scurria, ex presidente di ArisMe (l’agenzia per il risanamento di Messina) che si è dimesso dalla carica a fine giugno scorso, dopo le elezioni amministrative (qui) Aumentano da 7 a 10 le unità operative al fianco della struttura commissariale. C’è chi sussurra che potrebbe esserci anche Alessia Giorgianni, che ha preso il posto di Scurria ma si è dimessa a fine anno dopo le polemiche con il sindaco Basile sull’aumento delle indennità del cda ArisMe (qui ).
Come detto il passaggio dei poteri commissariali dalla prefetta al presidente della Regione, su emendamento della sottosegretaria di Forza Italia Matilde Siracusano (qui), ha provocato la reazione del sindaco Basile, che ha visto una sorta di “dispetto” nei confronti dell’amministrazione deluchiana dopo gli attriti (per usare un eufemismo) della campagna elettorale tra l’ex sindaco e la parlamentare azzurra. Basile ha evidenziato come il ruolo del commissario per il risanamento sarebbe dovuto spettare al sindaco e non ad un presidente della Regione per di più impegnato su innumerevoli altri fronti.
L’introduzione della figura del subcommissario, che sarà Scurria, che ha guidato le fasi operative fin dalla nascita di ArisMe, ha risolto il problema, con l’auspicio che vengano archiviati eventuali attriti accumulati nei mesi scorsi tra tutti i protagonisti del risanamento.
Altro importante cambiamento riguarda il ricollocamento delle persone che attualmente ancora vivono nelle baraccopoli.
Il commissario Renato Schifani potrà utilizzare risorse finanziarie, acquisite anche attraverso altri bandi, destinandole non solo alla costruzione di nuove abitazioni ma soprattutto per l’acquisto di alloggi disponibili sul libero mercato e trovare dunque più velocemente una sistemazione per tante famiglie disagiate.
“È una battaglia difficile, per la quale mi sto impegnando da anni, e sono felice che il governo nazionale e regionale abbiamo sposato questa causa- ha commentato Matilde Siracusano– È una sfida da vincere tutti insieme per la città di Messina e per ridare dignità a migliaia di messinesi che dopo una vita ai margini meritano una seconda occasione”.