Resta incerto il futuro degli ospedali messinesi e si fa sempre più tangibile la preoccupazione, ma anche la volontà di dare battaglia, da parte dei sindacati, soprattutto per quanto concerne il Papardo di Messina. E a tal proposito Fp Cigl, Nursind, e Nursingup, Aaroi-Emac Fvm e Cisl Fp avvertono la politica sull’intenzione inderogabile di difendere le strutture e le professionalità dalla scure di possibili nuovi tagli: “Noi le battaglie sappiamo farle e chi governa lo sa”. Sulla questione si è svolto un incontro tra i sindacati ed il sottosegretario Davide Faraone ma le rappresentanze dei lavoratori, al termine del confronto, si dichiarano tutt’altro che rassicurato sullo stato odierno e prospettivo delle cose.
“Le componenti sindacali da sempre impegnate in prima linea per la salvezza dei vari nosocomi cittadini e provinciali – si legge in una nota – , hanno partecipato all’incontro con il sottosegretario Faraone per perorare le problematiche che assillano il nosocomio Papardo, convinti che solo il confronto e la mediazione politica possono trovare una soluzione fattibile e condivisibile. Ricercare un’unità d’intenti ed una condivisione, in questo momento, riteniamo sia la scelta di elezione, anche perché la politica ben sa che le battaglie sappiamo farle. Noi non abbiamo mai avuto, a differenza di altri sindacati, il desiderio e la bramosia di essere i primi della classe, di dire è solo merito nostro mentre gli altri sono il nulla! In questo momento di grande fermento politico, riteniamo corretto tracciare un percorso che sia il più condiviso possibile,sia dalla politica che dal sindacato, passando per l’associazionismo, nell’esclusivo interesse della collettività.
“È anacronistico – aggiungono le sigle sindacali – partecipare a tavoli politici regionali e poi dire che non ci si vuole fidare delle promesse politiche, non fosse altro che qualunque battaglia, alla fine, porterà sempre ad una decisione politica, piaccia o no ed in questo affermiamo Piemonte docet! Per queste motivazioni non vediamo bene le solite fughe in avanti da parte di qualche sigla sindacale, fatte senza alcuna condivisione con noi, salvo poi affermare chela non partecipazione alle loro iniziative equivale a menefreghismo e disinteresse. Noi faremo le nostre battaglie, dure, decise e puntuali a tempo debito, qualora la mediazione non sortisse i risultati auspicati,e le faremo concordandole con tutti e non cercando consenso o proselitismo sindacale”.