Tre direttori generali dimessi in due anni. L’ultimo, in ordine di tempo, Carmelo Sferro. Una serie di polemiche su graduatori e long list finiti anche al centro di contenziosi e ricorsi.
Il capogruppo di Fratelli d’Italia a Palazzo Zanca Libero Gioveni vuol vederci chiaro su quanto sta accadendo a Messina social city, la partecipata che gestisce il settore dei sevizi sociali e chiede la convocazione dei vertici in Commissione consiliare.
“Sono preoccupato per il susseguirsi di eventi che stanno coinvolgendo l’azienda speciale e chiedo un confronto urgente in Aula- commenta- Ciò che in questo momento salta più all’occhio sono le terze dimissioni consecutive di tre direttori generali diversi nel giro di soli due anni! Credo che chiunque sulle ennesime inaspettate dimissioni di un altro direttore generale (avvenute dopo quelle di Vincenzo Romano e Natale Trischitta), al netto delle motivazioni personali addotte dal dottor Carmelo Sferro si porrebbe qualche domanda sul perché i direttori generali (peraltro lautamente retribuiti), solo dopo poco tempo, scappano dall’azienda”.
Gioveni si chiede come mai il giorno dopo le dimissioni del Dg Sferro siano state annunciate le riaperture dei termini per le istanze della long list rivolte a chi si era sentito penalizzato nel bando e si era rivolto ai sindacati o al tar (qui).
“Anche questa decisione- evidenzia l’esponente di FdI – deve essere approfondita, perché potrebbero risultare penalizzati a breve, con la riformulazione delle graduatorie, anche quanti hanno già firmato un contratto e stanno tuttora lavorando, per cui occorrerà in caso trovare una via di mezzo che non scontenti nessuno”.
Secondo Libero Gioveni inoltre ci sono altre coincidenze da chiarire concomitanti alle dimissioni del direttore generale. In particolare il trasferimento degli anziani da Casa Serena a Collereale per la ristrutturuazione della casa di riposo (qui).
“Questione da approfondire e che peraltro anch’essa si è verificata contestualmente alle dimissioni del direttore generale, è quella relativa al trasferimento al Collereale degli ospiti anziani di Casa Serena dopo gli accertamenti dei NAS nella struttura. Insomma, tanta carne al fuoco su cui abbiamo l’onere di focalizzare la nostra attenzione a 360 gradi nell’interesse soprattutto dell’utenza destinataria dei servizi, oltre che del Comune che sborsa soldini con l’approvazione dei Bilanci”.