A Messina più di 3 mila persone hanno perso il Reddito di cittadinanza, un numero pesantissimo in una realtà economicamente fragile come quella della città dello Stretto. Anche a loro è arrivato il messaggio via sms che, come da disposizioni del governo Meloni, ha decretato la fine della misura percepita fino a quel momento.
Ma è pronta la mobilitazione, annunciata dal Comitato che terrà un sit in mercoledì 20 settembre alle 10 davanti alla sede dell’Inps.
“Ormai è chiaro che la posizione politica assunta dal governo, con la revoca del reddito di cittadinanza, aggraverà le condizioni materiali di 169.000 famiglie italiane – scrivono invitando ad una mobilitazione collettiva – per di più, le novità apportate dal decreto del governo Meloni con un farraginoso iter che non consentirà affatto l’occupabilità dei richiedenti, ci sembrano gravissime! In un territorio come quello messinese, in cui è stato ritirato il sussidio a circa 3000 famiglie e in cui il tasso di disoccupazione resta altissimo, l’abolizione, senza alcuna alternativa reale e dignitosa, significa privare migliaia di persone di una indispensabile forma di sostentamento”.
Il Comitato sottolinea le conseguenze non solo per le famiglie interessate ma per l’intera comunità sulla quale graverà la contrazione economica e la crisi dei consumi e in generale l’impoverimento complessivo dei cittadini. Il Reddito di Cittadinanza sino a oggi, si è posto come strumento efficace per il contrasto al lavoro nero e sottopagato evitando che migliaia di persone potessero finire nelle maglie della microcriminalità. Il Comitato contesta le scelte del governo contestando anche l’aver indicato tra le priorità il Ponte sullo Stretto invece di destinare risorse all’ammodernamento dei trasporti.
“ Ribadiamo con forza: no alla cancellazione del reddito di cittadinanza”.