“Un nuovo patto del Nazareno sarebbe la cosa da fare. Il ritorno di un bisogno a stare insieme dei moderati matura a prescindere dalla mia volontà. Non solo a Gela il laboratorio è aperto da tempo. C’e’ una parte del Pd con cui ragioniamo. Da tempo. Mentre una parte di Forza Italia pensa di potere andare con la Lega”. Lo dice al Corriere della Sera Gianfranco Micciche‘, coordinatore di Forza Italia in Sicilia, all’indomani dell’intervista che ha reso sugli stessi argomenti a ilSicilia.it.
“Abbiamo cominciato a ragionare con Sicilia Futura, con l’ex ministro Salvatore Cardinale”, aggiunge il presidente dell’Assemblea regionale siciliana. “Davide Faraone e i renziani? Fase dialogante ma non concludente. Sino ad oggi. Parlano, parlano, ma non si concretizza. E bisognerebbe farlo”.
A proposito dell’esito delle Amministrative, Miccichè si ritiene soddisfatto, soprattutto guardando a Caltanissetta: “Nell’unico capoluogo di provincia dove si votava stavamo per farcela al primo turno. Al ballottaggio per un pelo. Clamoroso. Forza Italia con le nostre due liste è al 23 per cento, il doppio dei grillini di Giancarlo Cancelleri, nella sua città. Che soddisfazione”.
“Centrodestra perdente senza la Lega? I risultati dimostrano che, rispetto a ieri, siamo cresciuti. Non è che uno si deve vantare, ma lasciatemi fare Crozza quando imita De Luca: ogni tanto è doveroso affermare la propria capacità rispetto ad altri. Quando ho ripreso le redini di Forza Italia come coordinatore, in Sicilia il partito non riusciva ad eleggere più nemmeno un consigliere comunale. Oggi è un altro mondo. Esiste il nuovo partito“.
Non tardano le reazioni alle affermazioni di Miccichè: “Il laboratorio politico propugnato Gianfranco Miccichè – dice Fabio Cantarella, responsabile Enti locali della Lega in Sicilia – mi ricorda francamente quello del dottor Frankenstein dove nascevano creature mostruose. La Lega continuera’ a lavorare per la nascita di un centrodestra diverso anche in Sicilia”.
“Sono convinto – sottolinea Cantarella – che se il centrodestra avesse seguito la linea di rinnovamento nelle facce e nei metodi perseguita e proposta dalla Lega ci sarebbero stati tanti eletti al primo turno. Purtroppo Miccichè ha imposto volti vecchi e logiche consunte oltre che ammucchiate con il Pd mascherate da civismo”.
“Tra 15 giorni non sceglieremo solo i sindaci di alcune importanti città ma anche la fisionomia del centrodestra siciliano: quello di Salvini che governa con successo in molte regioni italiane o quello gattopardesco di Miccichè. Sempre che quello del commissario di Forza Italia – conclude Cantarella – possa definirsi ancora centrodestra”.