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La quarantacinquesima puntata di “Bar Sicilia“, la rubrica de ilSicilia.it con Alberto Samonà e Maurizio Scaglione, oggi, domenica 13 gennaio, ha quale ospite il presidente dell’Assemblea regionale siciliana e commissario di Forza Italia, Gianfranco Miccichè.
Miccichè insiste sulle posizioni antipopuliste che di recente lo hanno contrapposto a Salvini e dà la propria motivazione dell’esito del nostro recente sondaggio sul Decreto sicurezza che ha visto i lettori preferire, con oltre il 60 per cento, il ministro dell’Interno rispetto al sindaco di Palermo Leoluca Orlando: “Se invece di lui, il sondaggio avesse posto l’alternativa Salvini o Miccichè, i numeri sarebbero stati diversi, perchè la gente votando in questo modo ha voluto bocciare l’amministrazione orlandiana di Palermo, la gestione dell’emergenza immondizia, dei trasporti ed evidenziare un malessere per tutti i problemi del capoluogo siciliano. Se poi l’alternativa fosse stata migranti sì o no, anche in questo caso l’esito sarebbe stato decisamente di segno opposto”.
In merito alle recenti adesioni a Forza Italia di diversi consiglieri comunali, assessori e sindaci del Palermitano, il leader dei berlusconiani siciliani spiega che è il progetto degli azzurri ad essersi ampliato: “Molta gente si sta avvicinando a noi, proprio perchè ha capito che abbiamo una posizione moderata, non di destra estrema. La nostra non è una riedizione di ‘Grande Sud’, però con quella esperienza ha qualcosa in comune che piace a Berlusconi: Forza Italia non è stata mai tradizionalmente un partito territoriale, ma oggi sta un po’ perdendo la sua immagine globale del passato e si sta radicando molto sul territorio. Sulle indiscrezioni, che raccontano di un’apertura all’Udc in vista delle Europee di primavera, spiega: “Forza Italia comprende varie anime, diverse per storia e sensibilità, per cui se gli amici dell’Udc vogliono condividere il nostro progetto all’interno di Forza Italia è una buona notizia”.
Non fa nomi sui prossimi candidati nella lista che sarà costruita per le Europee, ma avverte i suoi colleghi di partito che mirano a una candidatura: “Non scelgo i nomi, ma la linea politica. Io per adesso sto seguendo una linea e non posso fare qualcosa di diverso rispetto alla linea politica che ho avviato, anche perché non dispiace al mio partito, sennò non la potrei seguire”.
In merito al governo regionale di Nello Musumeci, conferma che i rapporti sono eccellenti (“Siamo persone diverse, ma la convivenza è buona“) ma esprime una riserva sulla gestione della Sanità siciliana: “La Sanità deve funzionare e il ruolo del presidente della Regione dev’essere anche questo. Sulla Sanità qualche dubbio comincio ad averlo e vorrei che Musumeci mettesse la testa bene sulla Sanità. Lo invito a mettere attenzione sui meccanismi che si stanno cominciando a creare, che non mi piacciono. E a questo proposito, non risparmia un invito molto chiaro: “Nello, fai attenzione, ti prego di metterci la testa tu direttamente, perché vedo qualcosa che non mi piace“.
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