Condividi
il fatto

Migranti, due bengalesi fermati per traffico di esseri umani

martedì 11 Ottobre 2022
foto di repertorio

Due bengalesi, di 32 e 24 anni, sono stati sottoposti a fermo – convalidato dai gip – perché ritenuti responsabili, in concorso, di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di tortura, sequestro di persona a scopo di estorsione, favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

Uno è stato fermato ad Agrigento, l’altro a Gorizia dove nel frattempo era stato trasferito. All’hotspot di Lampedusa i due sono arrivati a fine settembre. Erano su un barcone differente rispetto a quello dove erano stati imbarcati i connazionali che, secondo le indagini, in un campo di detenzione a Zuwara in Libia, erano stati tenuti prigionieri e torturati affinché pagassero, o saldassero, le somme pattuite all’inizio del viaggio dal Bangladesh.

I poliziotti della Squadra Mobile di Agrigento, coordinati dal vice questore Giovanni Minardi, sono arrivati all’identificazione dei due dopo aver sentito alcuni bengalesi che, nonostante il timore perché all’hotspot si erano ritrovati davanti agli occhi i loro aguzzini, hanno raccontato quanto avevano vissuto.

Dall’inchiesta, coordinata dalla Dda di Palermo, è emerso che i bengalesi sono arrivati a pagare fino a 10 mila euro per il viaggio dal Bangladesh fino alle coste italiane. Chi saldava prima della partenza dalla Libia, è emerso anche, aveva un buon trattamento nel campo di detenzione: vi restava per pochissimo tempo, aveva assistenza sanitaria se necessaria e perfino un ventilatore.

Non soltanto libici ed egiziani, ma anche bengalesi. Cambiano i flussi migratori – negli ultimi mesi, a Lampedusa, sono aumentati gli sbarchi di bengalesi – e mutano anche le nazionalità degli aguzzini nei campi libici. Secondo quanto è emerso dalla nuova inchiesta della Squadra Mobile di Agrigento, realizzata con il coordinamento della Dda di Palermo, i proprietari dei campi di detenzione, in Libia, si stanno affidando a connazionali di chi è in fuga per fare sì che nei centri di detenzione – che arrivano ad ospitare, tutte ammassate, anche 2.500 persone – venga garantita la vigilanza e per portare a termine le estorsioni del denaro pattuito prima del viaggio.

Aumentano quindi gli esodi dal Bangladesh e, in Libia, vengono assoldati – prima erano quasi esclusivamente libici ed egiziani – vigilanti e torturatori bengalesi che, dopo aver svolto il loro compito di aguzzini, avranno delle agevolazioni o utilità per partire, a loro volta, verso l’Italia.

Questo articolo fa parte delle categorie:
Condividi
ilSiciliaNews24

Decreto “svuota-carceri”, Rita Barbera: “La sicurezza nasce dal rispetto” CLICCA PER IL VIDEO

IlSicilia.it ha intervistato Rita Barbera, per anni direttrice di istituti penitenziari, in prima linea e “sul campo” in tema di amministrazione carceraria. Con lei abbiamo analizzato il decreto “Carcere sicuro”, recentemente approvato dal Governo nazionale.

BarSicilia

Bar Sicilia, estate tutta da vivere a Giardini Naxos: turismo, eventi, cultura, arte CLICCA PER IL VIDEO

Con gli assessori comunali di Giardini Naxos Fulvia Toscano e Ferdinando Croce scopriamo sorprese ed eventi di un’estate da boom di turisti

La Buona Salute

La Buona Salute 63° puntata: Ortopedia oncologica

La 63^ puntata de La Buona Salute è dedicata all’oncologia ortopedica. Abbiamo visitato l’Ospedale Giglio di Cefalù, oggi punto di riferimento nazionale

Oltre il Castello

Castelli di Sicilia: 19 ‘mini guide’ per la sfida del turismo di prossimità CLICCA PER IL VIDEO

Vi abbiamo accompagnato tra le stanze di 19 splendidi Castelli di Sicilia alla scoperta delle bellezze dei territori siciliani. Un viaggio indimenticabile attraverso la storia, la cultura, l’enogastronomia e l’economia locale, raccontata dai protagonisti di queste realtà straordinarie.