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Migranti, emergenza senza fine: sbarchi e soccorsi da Lampedusa a Messina

lunedì 25 Luglio 2022
Foto di repertorio

La notizia di altri 43 tunisini arrivati a Lampedusa è arrivata nella tarda serata di ieri alla fine di una giornata drammatica per la gestione dell’emergenza migranti.

I migranti si trovavano su tre diverse imbarcazioni e sono stati soccorsi dalle motovedette della Guardia di finanza e della Capitaneria di porto fra 11 e 12 miglia da Capo Ponente. Sui barchini di 6 metri partiti da El Skhiar, Kerkennah e Djerba c’erano rispettivamente 4, 25 (fra cui 3 minori) e 14 (fra cui una donna e 2 minori) persone. Fra questi anche un uomo che è stato sbarcato in barella ed è stato subito portato al Poliambulatorio. Con i nuovi arrivi, salgono a 31 gli sbarchi registratisi in meno di 24 ore a Lampedusa.

Quella appena trascorsa, è stata una domenica particolarmente difficile. Le partenze dalle coste nordafricane sono agevolate dalle  ottime condizioni meteo e, verso le coste siciliane barconi e barchette carichi di migranti si moltiplicano senza sosta.

Nella città dello Stretto sono scese oltre 150 persone persone e cinque cadaveri. Lampedusa però continua a essere l’approdo dove la pressione degli arrivi è maggiore e dove la situazione oltre a essere drammatica è anche paradossale visto e considerato che sull’isola con le spiagge caraibiche e il mare turchese i turisti non sanno cosa avviene a poche centinaia di metri dai loro teli posati sulla sabbia.

L’hotspot è stracolmo  e le condizioni di vita delle persone sono al limite. Sovraffollamento, temperature di fuoco rischiano di creare un’emergenza nell’emergenza. A muoversi è anche la politica. Il presidente della Regione siciliana Nello Musumeci dice che “nel prossimo governo di centrodestra la tutela dei confini deve tornare ad essere una priorità, contro la misera tratta di disperati che vengono illusi da ignobili mercanti di morte. Smettiamola con la retorica buonista, chi dice che va tutto bene condanna alla disperazione decine di migliaia di uomini e donne. Accogliere i profughi è un dovere morale, apparire il ventre molle d’Europa è contro il diritto dei popoli di autodeterminarsi”.

 

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