“Nonostante gli sforzi immani delle forze dell’ordine, dei volontari e di chi quotidianamente presta servizio, l’hotspot di Lampedusa è vicino al collasso, con oltre 1.000 ospiti in una struttura che può tenerne 250, con continui sbarchi di clandestini: la situazione immigrazione nel Mediterraneo è fuori controllo. Questo è inaccettabile, il contrasto all’immigrazione clandestina e la difesa dei confini europei non possono essere interamente sulle spalle dei cittadini di Lampedusa e dello Stato italiano, dall’Ue servono interventi immediati per porre rimedio a questa vergogna che va avanti da troppi anni”. Così le europarlamentari della Lega Susanna Ceccardi, Francesca Donato, Annalisa Tardino, a margine del sopralluogo effettuato all’hotspot di Lampedusa.
“La politica dei ricollocamenti promossa da Bruxelles ha clamorosamente fallito, serve un cambio di rotta, una politica seria che preveda l’istituzione di centri di identificazione nella sponda Sud del Mediterraneo e misure per disincentivare le partenze e colpire i trafficanti di esseri umani – precisa la nota -. Dopo che Matteo Salvini, da ministro dell’Interno, era riuscito a fermare gli sbarchi, ora la situazione sbarchi è tornata insostenibile, con le sinistre in Italia e in Europa che si riempiono la bocca di parole su accoglienza e integrazione, ma nei fatti chiudono gli occhi su un’emergenza sociale e umanitaria, ancor più grave durante una pandemia“. Ceccardi, Donato e Tardino si aspettano dall’Ue “meno belle parole e più fatti concreti per difendere i propri confini, affinché l’Italia non si trasformi nel campo profughi d’Europa e la splendida Lampedusa non debba più convivere con il dramma degli sbarchi quotidiani“.