Nell’hotspot di contrada Imbriacola nonostante i trasferimenti disposti dalla Prefettura di Agrigento si è tornati a circa 2000 presenze. Intanto, la politica continua a scontrarsi sul tema della gestione dell’emergenza.
Lampedusa è ormai allo stremo. Decine di barchini e centinaia di migranti ogni giorno vengono bloccati dalle motovedette della Capitaneria di porto. Alcune di queste imbarcazioni di fortuna vengono recuperate alla deriva con a bordo, da un minimo di 15 ad un massimo di 59 persone, tunisini per la maggior parte. Fra di loro minori, migranti stremati dal caldo e dal viaggia, persino animali domestici. L’isola dà loro il primo approdo ma, il centro d’accoglienza potrebbe accoglierne appena 350. Invece, nelle ultime ore, nonostante i trasferimenti, nonostante i traghetti utilizzati per portarli altrove, la situazione è al limite e, duemila persone, sono davvero un numero incredibile.
In questi giorni, non sono mancate le polemiche politiche attorno alla gestione dei migranti. L’ultima, riguarda il segretario della Lega in Sicilia, Nino Minardo che replica al presidente dell’Ars e leader di Forza Italia nell’Isola, Gianfranco Miccichè. “Contrastare il traffico di essere umani, salvare vite e difendere i confini non è un diritto ma un dovere. Se il presidente Gianfranco Miccichè preferisce sbarchi, morti e reati ci spiace per lui”, dice Minardo. Una risposta al presidente dell’Ars che in mattinata aveva dichiarato: “Mentre Salvini e gli altri incentravano la loro politica sulla lotta all’immigrazione, la Fondazione Federico II organizzava una mostra sul dramma dei migranti e sul Mediterraneo”.