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Il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, ha incontrato a Roma, al Viminale, il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, per affrontare il tema degli sbarchi di migranti a Lampedusa e sulle altre coste siciliane.
“Ho rappresentato al ministro la preoccupazione della comunità siciliana per le previsioni allarmanti che arrivano dai Servizi per il possibile arrivo di 70 mila migranti, che dalle prossime settimane potrebbero partire dalle coste del Nordafrica: carne umana nelle mani di spregiudicati delinquenti”. Così il governatore della Sicilia, Nello Musumeci, al termine dell’incontro col ministro dell’Interno Luciana Lamorgese e il sindaco di Lampedusa, Totò Martello.
“Al governo Draghi abbiamo chiesto di darsi una strategia nel Mediterraneo e non solo per il fenomeno della migrazione e che giorno 25 al Consiglio europeo riesca finalmente a battere i pugni sul tavolo e a spiegare all’Europa che questo dramma umanitario non può essere lasciato solo all’Italia, anzi per essere più chiari alla Sicilia e alle terre frontaliere, come Lampedusa e le altre coste della Sicilia orientale”.
Musumeci e Martello hanno chiesto al ministro “di continuare a utilizzare le navi quarantena per evitare che si possa creare nell’isola una sorta di tensione di carattere sociale a causa dell’epidemia”. “Abbiamo chiesto inoltre di intervenire sul ministro della Difesa per un serio servizio di pattugliamento in mare – dice Musumeci – per intercettare subito le navi che stanno per partire dalle coste Nordafricane e di intervenire in maniera perentoria sul governo tunisino e sul governo libico per capire se possiamo addivenire a una intesa e affidare a quei due Stati di impedire o di contenere la partenza dei mercanti e dei trafficanti della carne umana. E abbiamo chiesto al ministro di avere tutti il diritto di potere affrontare il periodo della ripresa economica senza dovere pagare prezzi alti”.
Secondo il presidente della Regione, “rischiamo in Sicilia di far passare un messaggio negativo attraverso i mass media, quello di una terra occupata da migranti anche se sappiamo che molto spesso non c’è assolutamente contatto tra le arre destinate ai migranti e quelle destinate al turismo e allo svago: ma è un messaggio negativo che deve essere neutralizzato”. “Dal ministro abbiamo ottenuto rassicurazioni – prosegue Musumeci – ma la buona volontà del Viminale non può bastare a rasserenarci, per questo continueremo a pressare il governo e per questo non mi stanco di chiedere ai senatori e ai deputati eletti in Sicilia e agli eurodeputati di esercitare il loro compito con una azione di stimolo: questa è una tragedia che non può pesare solo sul popolo siciliano, popolo generoso e accogliente ma che ha il diritto di affrontare i propri problemi e di volere condividere con gli altri Paesi Ue i problemi di tante e tante persone colpite dal destino, che scappano dall’Africa alla ricerca dell’Eldorado e spesso costretti a una vita di sfruttamenti e privazioni. Noi – conclude – non molleremo di un solo centimetro per difendere gli interessi di tutti e pretendere che tutti facciano il proprio dovere”.
L’impegno del Governo “per limitare al massimo l’impatto sulle comunità locali legato allo svolgimento delle necessarie procedure di assistenza dei migranti nelle fasi successive allo sbarco” è stato confermato dal ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese nel corso di un incontro con il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci ed il sindaco di Lampedusa, Salvatore Martello. Nel corso del colloquio, la titolare del Viminale ha illustrato “le molteplici iniziative che sono state avviate dal Governo, a livello comunitario ed internazionale, da un lato per contrastare i flussi migratori irregolari e dall’altro per assicurare un effettivo meccanismo di solidarietà europeo per il ricollocamento dei migranti salvati in mare”.
Sono state poi esaminate anche le modalità sia per l’attuazione delle misure previste per lo svolgimento del periodo di quarantena dei migranti sia per il loro trasferimento. Il ministro Lamorgese ha apprezzato “lo spirito di proficua collaborazione dimostrato dal presidente Musumeci e dal sindaco Martello, ai quali ha rinnovato la disponibilità del Viminale ad individuare soluzioni condivise in grado di fornire risposte concrete alle amministrazioni locali interessate”.