Un gruppo di 43 migranti sono stati soccorsi al largo di Lampedusa dove ci sarebbe stato un naufragio. Non è chiaro, non al momento, se i nordafricani siano stati trovati direttamente in acqua o se il barchino sul quale viaggiavano si sia ribaltato successivamente.
A soccorrerli sono stati i militari della Capitaneria di porto. Non vi sarebbero dispersi, secondo quanto emerge al momento. Un bambino di meno di un anno è in gravissime condizioni ed è stato già portato al Poliambulatorio dell’isola.
E’ stato intubato direttamente, dai medici della Guardia costiera, a bordo della motovedetta. Al momento, viene sottoposto ad accertamenti da parte dei sanitari del Poliambulatorio che non è escluso possano richiedere l’intervento dell’elisoccorso del 118.
Sono stati portati al Poliambulatorio di Lampedusa anche 3 migranti. Avrebbero gravi ustioni e i medici li stanno sottoponendo a controlli e medicazioni. All’improvviso, l’isola è tornata in allarme e da molo Favarolo, così come dal Poliambulatorio, è un continuo via vai di soccorritori e forze dell’ordine.
Anche il sindaco delle Pelagie, Filippo Mannino, che ha appena ricevuto sull’isola il vice premier Matteo Salvini, è in costante contatto con le forze dell’ordine e i medici del presidio ospedaliero.
“E’ una strage senza fine. Sono notizie che non soltanto rovinano le giornate, ma che devastano. Perché si tratta di bambini. Non che non faccia impressione quando perdono la vita gli adulti, ma quando si tratta di bambini è veramente devastante”. Lo detto il sindaco di Lampedusa, Filippo Mannino, che ha appreso del naufragio di un barcone, in cui ha perso la vita una bimba, subito dopo aver ricevuto, all’aeroporto, il vicepremier Matteo Salvini.
“E’ straziante, da quando sono diventato sindaco non faccio altro che accogliere morti. E sono stati tantissimi, una decina almeno, i bambini”, ha aggiunto Mannino che è già al lavoro per trovare una bara da far portare al Poliambulatorio dell’isola.