Il cadavere di un uomo, in avanzato stato di decomposizione, è stato ripescato, al largo di Lampedusa, dai militari della Guardia di Finanza.
La salma è stata trasbordata sulla motovedetta Cp327 della Capitaneria che l’ha già sbarcata a molo Favarolo. Non è chiaro da quanto tempo il cadavere sia stato in acqua. Spetterà adesso all’ispezione cadaverica stabilirlo. La salma verrà portata nella camera mortuaria del cimitero di Cala Pisana dove c’è già una bara.
Inoltre, quarantasei migranti sono stati recuperati dalla motovedetta P02 della guardia di finanza e poi trasbordati sulla Cp327 della Capitaneria, al largo di Lampedusa. Il gruppo, originario di Yemen, Sudan, Etiopia, Eritrea e Ciad, viaggiava su un barchino di 7 metri che, a loro dire, è partito da Sfax, in Tunisia, martedì. I migranti hanno raccontato d’aver pagato 2mila dinari per la traversata. Ieri, sull’isola, c’erano stati 4 sbarchi con un totale di 405 persone.
Aggiornamento delle ore 17:23. Altri otto migranti sono stati arrestati dai poliziotti della Squadra mobile di Agrigento poiché tornati sul territorio italiano, attraverso la frontiera marittima di Lampedusa, nonostante il decreto di respingimento. Su disposizione del sostituto procuratore di turno, gli otto sono stati posti agli arresti domiciliari nell’hotspot di contrada Imbriacola, in attesa dell’udienza di convalida. Nelle 48 ore precedenti, fra Lampedusa e Porto Empedocle, i poliziotti della Mobile avevano arrestato 22 migranti perché tornati a Lampedusa nonostante i decreti di respingimento e di espulsione.