“Non è immigrazione, è caos”. Lo ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini, a Lampedusa dopo aver visitato l’hotspot dell’isola.
“Hanno cominciato da oggi a fare i tamponi a tutti – ha aggiunto – perché fino a ieri c’era il test sierologico. Da oggi c’è tampone per tutti, fate voi i calcoli di tempi e costi. Ieri c’è stato il record di sbarchi, 29. Penso alla stagione turistica, ai lavoratori, ai lampedusani, ai ristoratori, agli albergatori: non si può lavorare così. Penso anche alle forze dell’ordine che lavorano in queste condizioni”.
“Non occorre uno scienziato – ha evidenziato Salvini in merito al numero di migranti presenti nella struttura – per capire che se ne arrivano 500 e al massimo ne sposti 280, qui ci sarà il disastro. Noi non molliamo – ha aggiunto il leader della Lega rispondendo alle sollecitazioni di un cittadino – anche perché l’anno scorso i numeri erano ben diversi”.
Salvini, in un post su Facebook, ha definito la situazione “drammatica“. “Ci sono 800 persone invece di 190 – ha affermato – quasi tutti adulti, maschi, giovani, in forma e belli robusti. Questi non sono naufraghi, c’è un vergognoso traffico di esseri umani di cui il Governo italiano è complice in maniera criminale“.