Dal 4 all’8 ottobre la città di Palermo ospiterà la terza edizione del “Festival delle Letterature migranti”, con un programma ancora più denso e articolato rispetto alle edizioni precedenti.
Oltre al patrocinio del Comune, infatti, quest’anno la manifestazione, in linea con l’ottica della sinergia e dell’interazione tra le diverse entità non esclusivamente culturali, vanta numerosi partners.
Le parole chiavi su cui si verterà il festival sono “migrazione” e “condivisione“.
L’elemento comune a tutte le attività, un centinaio fra tavole rotonde, presentazioni di libri, workshop mostre, proiezioni , performance teatrali e progetti musicali, è la contaminazione e la diversificazione dei supporti narrativi.
“Non è un festival particolarista – ha detto Davide Camarrone, direttore artistico della manifestazione – ma generalista che non avrà come tema i migranti; mission dell’iniziativa è lavorare sulla consapevolezza della cittadinanza in merito al fenomeno delle migrazioni da intendere come fenomeno sociale e culturale di arricchimento”.
Non un programma vero e proprio da seguire quello proposto in cartellone, dunque, semmai un canone di lettura che possa diventare uno strumento utile nell’interpretazione del contemporaneo, sfruttando la natura migrante della stessa letteratura e delle diverse arti.
Numerose a tal proposito sono le cornici tematiche all’interno delle quali si alterneranno più di centocinquanta ospiti: Alfabeti, dedicata ai fenomeni della contemporaneità; Lost (and Found) in Traslation sul tema della traduzione; Palermo a pezzi, sul racconto della città di Palermo; Meticciati, in merito all’esperienza della mescolanza; e poi ancora Terre perse, sui luoghi che mutano la propria identità; e Come stare al mondo, con interventi di autori che si confrontano con il racconto di come gli esseri umani stiano al mondo.
Inoltre, insieme allo scrittore Giorgio Vasta, sono stati allestiti anche i palinsesti inerenti a Musica, Arti visive, Cinema e Attività con scuole e bambini che coinvolgeranno, tra gli altri, la Scuola di Cinematografia, la GAM, il teatro Biondo, il Museo Pasqualino, il teatro Massimo, il Museo Salinas e il Conservatorio Bellini.
Martedì 3 ottobre, anniversario della strage del naufragio di Lampedusa, ci sarà un’anteprima del festival alla Cala, con l’inaugurazione del “Lungomare delle migrazioni“, come sarà ribattezzata la strada dell’antico porto dal sindaco Orlando.
Alle 20.30, al teatro Massimo, la preview del festival con il concerto del pianista iraniano Ramin Bahrami.
Sul sito www.letteraturemigranti.it il programma dettagliato di tutti gli eventi.