La settimana scorsa il segretario generale della Cisl Sicilia Mimmo Milazzo, analizzando la debacle referendaria di Renzi e compagnia, aveva posto il serio problema sulla reale fame di lavoro che starebbe imperversando sulla Regione. Adesso Milazzo si concentra sui contratti in scadenza dei ventiduemila precari degli enti locali regionali: “Sarebbe meglio che si evitasse l’esercizio provvisorio. Una settimana fa assieme a Cgil e Uil abbiamo chiesto al governatore un incontro sulle emergenze, e per una legge di stabilità condivisa. Al tavolo del Governo vorremmo portare la voce del disagio sociale, che rappresentiamo – continua parlando della legge di Bilancio – Ma Crocetta non si degna di riceverci. Si volta dall’altra parte. Faccia come crede, andrà solo a sbattere“.
La necessità di mettere una pietra sopra al passato è una priorità secondo Milazzo. “I soldi in bilancio ci sono, bisogna mettere mano alle norme, perché non è possibile ipotizzare macelleria sociale, e poi perché il rischio è il blocco dei servizi nelle Pa siciliane; non possiamo permetterci ritardi nella spesa dei fondi destinati alla Sicilia“.
Sulla carta a questa Regione sono stati destinati quasi 11 miliardi di euro, ma è ancora tutto fermo. Milazzo si riferisce alle risorse previste dal patto per il Sud con la Regione siciliana e per le città metropolitane. “Nei fatti abbiamo risorse pari a quelle stanziate nella manovra per lo stato sulla carta – conclude – ma non è partito nemmeno un cantiere. Anche la spesa della programmazione 2014-2020 è ferma“.
Intanto il sindacato riunisce oggi il Comitato Esecutivo nella sede di via Libertà mentre domani si terrà il Consiglio Generale Filca della Cisl presso la sede del Palazzo Duomo di Ortigia a Siracusa .