Si era barricato nell’abitazione di una zona popolare di Mazara del Vallo, armato di fucile a canne mozze e minacciando di uccidere il figlioletto di 4 anni per poi suicidarsi. L’uomo è stato arrestato dalla Polizia al termine di un’estenuante trattativa.
L’INTERVENTO DELLA POLIZIA
All’arrivo degli agenti sul posto, l’uomo pretendeva di voler parlare al telefono con la moglie, tenendo il minore sotto minaccia.
Si è instaurata una lunga mediazione, con l’ausilio di una psicologa e di un’assistente sociale.
Tenuto conto del forte stato di agitazione e del protrarsi della trattativa che non sembrava sortire esiti, è stato richiesto l’intervento del Nucleo Operativo Centrale di Sicurezza.
Dopo l’ennesima mediazione, l’uomo ha permesso agli operatori della Polizia il recupero dell’arma, quindi una psicologa, l’assitente sociale e il figlio maggiorenne dell’uomo sono stati fatti entrare nell’appartamento. Poi è stato fatto uscire il bimbo.
L’uomo è stato quindi arrestato con le accuse di sequestro di persona, violenza privata aggravata e detenzione abusiva di arma alterata.
IL MOVENTE
L’arrestato, un uomo di 59 anni, supponendo che potesse essergli revocato l’affidamento del minore a seguito di una separazione di fatto con la propria compagna, allontanatasi dall’abitazione familiare per vivere altrove, aveva inoltrato una serie di messaggi inquietanti a diverse persone vicine alla donna, minacciando di compiere un insano gesto contro il bimbo e contro sé stesso.