Le risorse del Comune di Palermo prevedono interventi sul minore, sulle famiglie d’origine e sulle famiglie affidatarie.
Per l’assessore comunale alle politiche socio sanitarie Pennino “al via un sistema integrato con strumenti nuovi per la prevenzione, la promozione e la tutela”.
È stata pubblicata sul sito del Comune di Palermo nella sezione Albo Pretorio la determinazione a contrarre nr. 17796 del 16/12/24 per il potenziamento del servizio di affidamento familiare nel territorio del Comune di Palermo. La procedura può contare su oltre 1 milione e mezzo di euro a valere sul Fondo di solidarietà comunale. Possono partecipare alla gara gli operatori economici definiti nel Dlgs.36/2023.
Si tratta, di fatto, di un’azione che mira al potenziamento del Servizio Affidi del Comune di Palermo al fine di individuare potenziali famiglie affidatarie, attraverso attività promozionali e informative, di supportare i minori, le famiglie d’origine e le famiglie affidatarie, di coadiuvare, gestire e monitorare i progetti personalizzati di affidamento già in carico al Servizio Sociale, di condurre le attività con le famiglie d’origine e con le famiglie affidatarie, con interventi integrati, per facilitare e favorire la comunicazione e la condivisione della genitorialità tramite anche interventi e attività psico educative e formative, e di promuovere la cultura solidale e l’accoglienza tra la cittadinanza.
Tutte le attività saranno avviate su indicazione dei Servizi Sociali del Comune di Palermo.
L’affidamento del servizio avverrà attraverso il supporto di professionalità specializzate e avrà la durata di 36 mesi. Si prevede inoltre la presa in carico di 100 soggetti beneficiari tra minori, famiglie d’origine e famiglie affidatarie.
“È un’azione – spiega Rosi Pennino, assessore alle politiche socio sanitarie del Comune di Palermo – che mira ad incrementare il sistema affidi e la loro qualità. Le istituzioni hanno un doppio compito: da una parte quella di lavorare, quando possibile, per il ricongiungimento dei minori con le famiglie d’origine e dall’altra, allo stesso tempo, quella far in modo di contenere i tempi di permanenza dei minori nelle comunità alloggio o di evitare la loro istituzionalizzazione. Tutti i minori hanno il diritto di vivere pienamente l’affetto di una famiglia in un contesto adeguatamente formato che tuteli il benessere psico-fisico e socio-educativo. L’Amministrazione Lagalla con una visione innovativa, attraverso strumenti adeguati di prevenzione e di sostegno, sta mettendo a sistema un servizio integrato, in cui si attiveranno percorsi di collaborazione tra servizi- sociali, sanitari, educativi, nel rispetto dei diversi ruoli e competenze capace di attivare interventi di prevenzione, promozione e di tutela”.