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Questa mattina un centinaio di cittadini hanno risposto all’appello di Rangers d’Italia, Legambiente Palermo e Natura da Salvare per sollecitare il comune di Palermo a fare il necessario affinché la R.N.O. di Monte Pellegrino abbia il suo Piano di Gestione Forestale.
“Della redazione del piano – sostengono i membri di Legambiente Palermo – è incaricata l’Università degli Studi di Palermo e al momento questo documento, che ne permetterebbe il recupero e l’accesso a fondi legati a bandi europei, è ad uno stallo“.
PIANTATI DUECENTO NUOVI ALBERI
La giornata di oggi ha visto impegnati i volontari nella messa a dimora di più di 200 piante autoctone.
La messa in posa è stata effettuata in una delle aree andate a fuoco nel terribile incendio del 2016. A causa di ciò, il 63% della superficie boscata è andata distrutta. Tradotto, 494 ettari di area verde all’interno della riserva naturale sono rimasti colpiti dalla furia delle fiamme. Da allora, poco si è ancora smosso.
“L’ampia partecipazione – dichiara la presidente di Legambiente Palermo, Vanessa Rosano – dimostra che la tutela della Riserva non è più procrastinabile e che Palermo ha a cuore la sua sorte, ci auguriamo che il Comune sblocchi al più presto la situazione rispondendo all’appello dei cittadini e dell’Ente Gestore“.
Domenica 2 febbraio, giornata mondiale delle zone umide, l’associazione tornerà nuovamente a Monte Pellegrino per “L’acchianata Naturalistica al Gorgo di Santa Rosalia“. L’appuntamento, per chi vuole partecipare, è alle ore 9.30 all’inizio della Scala Vecchia.