Ironia della sorte, quello di Morgan doveva essere il concerto finale del Festival della Bellezza a Selinunte. E se proprio dobbiamo essere pignoli era anche dedicato a Franco Battiato. Insomma, sommando tutti gli elementi, bellezza al cubo.
Invece, l’esibizione di ieri sera di Morgan nel Tempio di Hera passerà alla storia per un crescendo rossiniano di insulti al pubblico iniziato con il vintage “bifolchi” e finito con il più plebeo “mi avete rotto il c….” e l’omofobico “fr** di m…” con lo snobistico sottofondo tipico dei vip “tu non sai chi sono io. Sono il più bravo che puoi ascoltare”.
LE SCUSE
Il video è diventato virale in poche ore al punto che l’artista si è scusato “non sono omofobo” e sono intervenuti la direzione del Festival (che ha preso le distanze) e il direttore del Parco (che ha dato un colpo al cerchio e uno alla botte). Ma da Selinunte a Ferrara passando per Napoli, Las Vegas e Torino, i concerti stanno diventando materia per sociologi (per non dire antropologi).
Piccolo spoiler per chi si chiede se dopo 5 minuti di insulti al pubblico Morgan abbia trovato il tempo di cantare Battiato: sì, lo ha fatto ed ha concluso la serata probabilmente dopo l’esorcismo di un signore del pubblico che ha gridato: “Sgarbi esci da questo corpo”.
LA MICCIA…
Cosa è accaduto è fatto noto. Il Festival della Bellezza, dopo aver portato nel Tempio di Hera Massimo Cacciari e Umberto Galimberti, ha scelto per concludere gli eventi un artista del calibro di Morgan, con uno spettacolo dal titolo: “Battiato, segnali di vita e di arte”. La scena è questa: una sera di agosto sotto il cielo stellato di Selinunte e un grande artista sul palco. Dopo 40 minuti durante i quali di brani di Battiato non si sente neanche un accenno, neanche un “Cuccurucucu Paloma”, o il ritornello di “Bandiera Bianca”, un signore dice: “Sei fuori tema”. Inconsapevolmente il tizio è diventato il Gladiatore con il suo: “Al mio segnale, scatenate l’inferno”.
CINQUE MINUTI DI INSULTI
Per Morgan è stato come interrompere un chirurgo di fama mondiale mentre sta operando a cuore aperto facendogli notare che ha sbagliato paziente. Più che nel Tempio di Hera, dopo anni di successi Morgan si è visto proiettato nell’Olimpo e quella frase dalla plebe non l’ha presa bene.
“Avete pagato ma non sapete chi sono. Andate a casa, non ve lo meritate questo spettacolo, stupidi. Andate a vedere Marracash, o Fedez. Vai a f… Guarda come ride. Fai vedere la tua faccia da schiaffi. Avete avuto troppo, perle ai porci si chiama questo, se non se ne vanno quei dementi io non canto”.
Conoscendo ormai il pubblico italiano che diserta tutto ciò che è arte, teatro, cultura, abbiamo tutti pensato che a scatenare l’ira di Morgan fosse stato un telefonino – o più di uno – che squilla, qualcuno che dormiva in prima fila, qualcuno che è arrivato a metà spettacolo facendo alzare 35 persone per trovare posto, insomma la maleducazione ormai sempre più in aumento. Invece, no. Era stata la richiesta di cantare Battiato visto che lo spettacolo s’intitolava “Battiato, segnali di vita e di arte”. Gli spettatori hanno pagato per questo, non per farsi dire “siete stupidi non capite niente”.
PAGARE PER FARSI INSULTARE. C’E’ A CHI PIACE
C’è chi, ad esempio, paga per andare in alcune note trattorie romane per farsi insultare dal titolare (anche a Messina c’è un locale simile), con la differenza che chi lo fa è consapevole di quanto gli accadrà appena si siede a tavola e che il ristoratore non si prende mai sul serio. Morgan, che dal Festival di Sanremo 2020 quando a farne le spese fu Bugo, ha avuto un aumento esponenziale di ego, l’ha presa per lesa maestà.
IL SIPARIETTO CON SGARBI
Poco più di un mese fa è stato protagonista insieme al sottosegretario alla cultura Vittorio Sgarbi di un siparietto al Maxxi che ha spinto le stesse dipendenti a firmare una lettera sdegnata e il direttore del Museo a prendere le distanze. Deve pur esserci un confine tra la vanità di chi sa di essere considerato un genio e la presunzione di poter fare e dire qualsiasi cosa ed essere intoccabile.
CONCERTI E POLEMICHE
Nei mesi scorsi, a proposito di rapporti turbolenti tra pubblico e artista, abbiamo visto un po’ di tutto. Elettra Lamborghini ha interrotto il concerto per rispondere per le rime a chi dalle prime file la stava insultando. Episodio analogo successo anche ad Anna. A quanto pare c’è una Challenge su Tik Tok che prevede una sfida in cui l’imbecille di turno inquadra il cantante durante il concerto insultandolo. Miranda Lambert a Las Vegas ha interrotto il concerto country perché il pubblico si faceva solo selfie e non ascoltava.
A Ferrara Rhove ha attaccato le prime file del pubblico perché non ballavano abbastanza “è finito il concerto e non avete saltato un c…”. Sui social hanno risposto i Pinguini Tattici Nucleari “un cuoco non insulta i clienti perché lasciano qualcosa nel piatto. Sei tu che hai il compito di farli cantare” e ricordano l’importanza della gavetta. A Latina il rapper Paky ha incitato il pubblico dal palco invitandoli a saltare: “Chi non salta adesso è un c…di carabiniere pezzo di m….”. Ma i carabinieri erano presenti e ora deve rispondere di vilipendio della Repubblica.
Se compri un biglietto per un evento del Festival della Bellezza è bellezza che ti aspetti. E’ sentire l’anima di Battiato. Emozionarti. Non te lo aspetti quel che è successo. E’ un po’ come vedere Blanco che a Sanremo prende a calci i fiori.
GLI ORGANIZZATORI
Gli organizzatori hanno preso le distanze. “Festival della Bellezza si dissocia in modo molto netto e si rammarica per il turpiloquio di Morgan che non può trovare alcuna giustificazione nel comportamento inappropriato di alcuni spettatori”.
Il direttore del Parco, Felice Crescente dopo averlo difeso ammette “Ieri sera si è assistito a una disputa da leoni da tastiera, non più sui social, ma in diretta . È stato un brutto quarto d’ora. La cosa grave è che abbiamo assistito a una sorta di comédie francaise, quando la gente andava a teatro con gli ortaggi e li tirava agli artisti che non piacevano”.
MORGAN: “NON SONO UN JUKEBOX”
Alla fine Morgan ha chiesto scusa: “Ho sbagliato ad usare una infelice espressione non vado fiero di averla usata e, se potete, accettate le mie scuse. Non sono omofobo e condanno chi non ha rispetto degli altri, al di là delle dei categorie a cui ci sentiamo di appartenere, è dell’essere umano che si deve avere rispetto, e quindi la mia reazione di ieri sera è stata ingiustificabile, una pessima caduta di cui mi scuso sinceramente. Sì, perché avevo appena dato tutto me stesso in una canzone improvvisata in quel luogo meraviglioso e commovente, e l’avermi chiesto una cover di Battiato come fossi un jukebox, dopo una delle più ispirate performance della mia vita, mi ha letteralmente ucciso. Resta il fatto che nulla giustifica le cose che ho detto”.
Eppure due mesi fa Chris Martin (stiamo parlando dei Coldplay…) al concerto di Napoli prima del ritornello di “A sky full of stars” ha chiesto (anzi ha detto vi prego) ai 45 mila presenti di spegnere i cellulari e godersi il momento e la canzone. E lo hanno fatto. Ha poi cantato “Napul’è” (senza sentirsi un jukebox, ndr) emozionando un oceano di persone (vedere per credere).
Anche Alice quando canta Battiato inserisce brani suoi, ma non insulta il pubblico se le chiedono “La Cura”. È vero che siamo talmente tanto abituati al trash, alla rissa social e sui talk per non far abbassare l’audience che non distinguiamo più la vita reale dal virtuale.
Leggenda vuole che Nicolò Paganini durante uno dei concerti così rispose al Re di Sardegna Carlo Felice che gli chiedeva di ripetere un brano che gli era piaciuto particolarmente: “Paganini non ripete” (nessuna creazione era per lui uguale ad un’altra perché improvvisava).
Ecco, appunto. Paganini.