Condividi

Morte Aldo Naro, tre rinvii a giudizio per omicidio

martedì 8 Marzo 2022
Aldo Naro
Aldo Naro

Ad uccidere Aldo Naro, il giovane medico di 24 anni morto il 14 febbraio del 2015 nella discoteca Goa di Palermo, non sarebbe stato un solo calcio alla testa, ma numerosi colpi ricevuti da più persone. Dopo nuove indagini e nuove perizie, una riesumazione del cadavere e una nuova autopsia il gup di Palermo Rosario Gioia ha rinviato a giudizio con l’accusa di omicidio volontario in concorso Gabriele Citarella, Francesco Troia e Pietro Covello, tre buttafuori che lavoravano nella discoteca dello Zen in cui perse la vita il ragazzo. Il processo a loro carico comincerà davanti alla prima sezione della Corte d’Assise il 9 giugno.

Un ruolo importante nella decisione del giudice l’hanno avuto il lavoro svolto dai consulenti nominati dagli avvocati Salvatore e Antonio Falzone che difendono i familiari della vittima – i medici Giuseppe Ragazzi, Salvatore Cicero, Giuseppe Pero e Salvatore Bartolone – e la nuova autopsia eseguita dai periti nominati dal gip Pietrantonio Ricci, Umberto Sabatini e Domenico Laganà. “Dagli accertamenti eseguiti – dice l’avvocato Antonio Falzone – emergerebbe che ad uccidere Aldo Naro non fu solo un calcio, ma diversi colpiti ripetuti ricevuti in testa. E’ stata confermata l’ipotesi più volte ripetuta dalla famiglia della vittima e cioè che Il ragazzo sarebbe stato ucciso da un gruppo di persone al culmine di una rissa“.

Sulla morte di Aldo Naro oltre a questo nuovo procedimento che si aprirà a giugno, sono state svolte diverse indagini. Una che ha portato alla condanna di un minorenne accusato e condannato per omicidio a 10 anni di reclusione. Il giovane ha già scontato la pena ed ha lasciato il carcere. L’imputato aveva 17 anni quando avvenne la rissa e faceva il buttafuori. Venne arrestato quattro giorni dopo la morte di Aldo. Successivamente sono stati celebrati altri due processi per rissa. Uno in abbreviato che ha portato alla condanna in appello di un avventore e due buttafuori: Giovanni Colombo, Pietro Covello e Mariano Russo, che hanno avuto due anni di carcere e la condanna al risarcimento dei danni per le parti civili. Assolto, invece, un quarto imputato: Francesco Meschisi.
Un altro processo, ancora in corso, vede imputati due buttafuori e il gestore della discoteca. Si tratta di Francesco Troia e Antonino Basile, indagati per concorso in rissa. Mentre il gestore del locale, Massimo Barbaro, risponde dell’accusa di favoreggiamento.

E’ stata una lunga giornata piena di emozioni. Il rinvio a giudizio degli indagati è frutto della nostra caparbietà, del lavoro degli ottimi avvocati e dei consulenti. Senza la nostra ferma convinzione la morte di mio figlio sarebbe stata giudicata in un processo per rissa dove l’unico imputato era un minorenne colpevole di avere sferrato un calcio. Adesso dopo sette anni forse conosceremo la verità su quello che è successo quella sera e forse avremo giustizia“. E’ il commento di Rosario Naro, generale dei carabinieri, padre di Aldo, il giovane medico morto il 14 febbraio nella discoteca Goa dove era scoppiata una rissa. Oggi il giudice ha deciso il rinvio a giudizio per tre buttafuori del locale.

Non sono stati semplici questi anni per me e la mia famiglia. Ma grazie all’appoggio di mia moglie e di mia figlia siamo arrivati a questo punto. Nessuno di noi ha creduto che mio figlio sia morto per un solo calcio. Adesso – conclude il padre del giovane medico – sono certo che mio figlio ci guarda dal paradiso e ci sorride“.

Questo articolo fa parte delle categorie:
Condividi
ilSiciliaNews24

Palermo, in Fincantieri al via la costruzione del primo mezzo navale della Regione Siciliana CLICCA PER IL VIDEO

Si è tenuta oggi la cerimonia del taglio della prima lamiera della Nave H6362 RO-PAX, il primo mezzo navale del programma di rinnovo della flotta Traghetti per le Isole della Regione Siciliana.

BarSicilia

Bar Sicilia, con Ferrandelli il focus sulla tutela degli animali: “A Palermo una rivoluzione, l’Amministrazione cura i nostri amici a quattro zampe” CLICCA PER IL VIDEO

Una vera e propria rivoluzione quella portata avanti dall’Amministrazione palermitana sul fronte della tutela e cura dei nostri amici a quattro zampe.

La Buona Salute

La Buona Salute 63° puntata: Ortopedia oncologica

La 63^ puntata de La Buona Salute è dedicata all’oncologia ortopedica. Abbiamo visitato l’Ospedale Giglio di Cefalù, oggi punto di riferimento nazionale

Oltre il Castello

Castelli di Sicilia: 19 ‘mini guide’ per la sfida del turismo di prossimità CLICCA PER IL VIDEO

Vi abbiamo accompagnato tra le stanze di 19 splendidi Castelli di Sicilia alla scoperta delle bellezze dei territori siciliani. Un viaggio indimenticabile attraverso la storia, la cultura, l’enogastronomia e l’economia locale, raccontata dai protagonisti di queste realtà straordinarie.