“E’ il terzo clochard morto in pochi mesi in città. Piuttosto che prendere atto del fallimento delle politiche sociali a Palermo, ed in realtà ammettere che a Palermo manca la progettazione in qualsiasi branca dell’amministrazione comunale (i debiti fuori bilancio e il Piano Triennale delle opere pubbliche sono la dimostrazione più evidente), Orlando parla dell’ennesima tragedia causata dalla colpevole politica inumana che discrimina i cittadini, gli esseri umani sulla base del loro paese di nascita, visto che l’uomo morto è uno straniero“.
Lo ha dichiarato Igor Gelarda, consigliere comunale del Movimento 5 Stelle, commentando la morte di un clochard 40enne, ritrovato senza vita due giorni fa sotto i potici di via Guardione a Palermo.
“A parte che a Palermo ci sono anche tanti palermitani poveri, oltre che stranieri bisognosi – prosegue il comunicato di Gelarda – il nostro sindaco non ce la fa proprio ad ammettere una qualche responsabilità nella sua gestione. È indubbio che con il nuovo assessore alle attività sociali Giuseppe Mattina qualcosa si stia muovendo. Ma è ancora troppo poco per una città che è al tracollo totale sotto tutti i punti di vista. Vogliamo nascondere che 10 mila giovani hanno abbandonato la città nel 2017, mentre siamo in fondo a tutte le classifiche per disoccupazione giovanile e qualità della vita?”
“Mi pare chiaro – conclude il consigliere M5S – che il fallimento dell’amministrazione comunale è su tutti i fronti, ma nonostante ciò qualcuno si ostina a dire che Palermo è un modello di città europea. Forse, per molti versi, è la città europea della disperazione, e non basta soltanto riempire le isole pedonali di persone e turisti per dire che Palermo è rinata, mentre i cittadini e le periferie vivono malissimo. Mancano le basi per una rinascita vera, e soprattutto manca un’amministrazione capace di gestire questa rinascita“.