“Da gennaio i morti sul lavoro in Sicilia sono già 11. Praticamente una strage. E’ chiaro dunque che serve fare di più per la sicurezza assicurando una prevenzione effettiva, e questo significa controlli serrati, formazione, responsabilità. Oggi purtroppo siamo indietro su tutto e l’iniziativa di prevenzione è inadeguata“. Lo dice Francesco Lucchesi, segretario confederale Cgil Sicilia con delega alla sicurezza, nella giornata nazionale per la salute e la sicurezza sul lavoro.
“Oggi – aggiunge – un azienda subisce di fatto un controllo ogni 20 anni, visto il ridotto numero di ispettori. Noi chiediamo alla regione la stabilizzazione degli ispettori a tempo determinato e un concorso regionale per nuove assunzioni in modo da colmare gli organici. Chiediamo più formazione e col sì al quarto quesito del referendum, dell’8 e 9 giugno che si affermi la responsabilità del committente. In un sistema in cui proliferano appalti e subappalti non si possono consentire affidamenti a imprese che non hanno la forza economica di sostenere i costi per la sicurezza. E’ un fatto di civiltà“.