Le due morti bianche di ieri 8 febbraio, nel Palermitano, al centro della nota di Michelangelo Ingrassia, presidente del Comitato Consultivo Provinciale Inail Palermo. “La morte dei due lavoratori – dice – conferma drammaticamente la persistenza di uno schema ormai da tempo culturalmente avversato ma che occorre colpire con forza sul piano sociale e politico”.
“Soprattutto l’infortunio di Corleone, dove ha perso la vita un lavoratore ventiseienne, replica modalità tipiche: ancora una volta si tratta di un lavoratore dipendente di un’azienda che aveva preso il lavoro in appalto; ancora una volta si tratta di un lavoratore deceduto in seguito al cedimento strutturale di un macchinario”.
Poi aggiunge: “Va detto chiaramente: il ciclo lavorativo degli appalti più o meno pubblici, dove prevale l’idea di garantire il massimo ma con spese minime, garantisce certamente un alto profitto a pochi padroni ma lede il principio del fare impresa e soprattutto immola i lavoratori sugli altari del profitto”.
“Fin dal 2007 l’Agenzia Europea del Lavoro segnala tra i fattori di rischio il ciclo lavorativo per appalti. Ancora una volta – conclude Ingrassia – interverremo nelle sedi opportune per porre la questione al centro dell’attenzione”.