Una full immersion tra reale e virtuale, tra ciò che è rimasto, recuperato tra le macerie, o miracolosamente salvato, e ciò che grazie alla “realtà aumentata” era la Messina del 1908. E poi, ciò che non è mai più stata. Neanche dopo, neanche dopo la faticosa ricostruzione. Neanche oggi.
L’INAUGURAZIONE
E’ stata inaugurata al Museo regionale di Messina e dal 28 novembre sarà aperta ai visitatori la mostra permanente “1908 CittàMuseoCittà”. E’ un viaggio tra reperti, piccoli e grandi pezzi di memoria e di arte, ma anche video di documenti storici, filmati d’epoca, ricostruzioni virtuali, grazie all’uso di particolari occhiali (QUI). C’è poi una sala immersiva nella quale “rivivere” i momenti della tragica alba del 28 dicembre 1908. Prima gli applausi al Teatro Vittorio Emanuele per l’Aida, per l’occasione a “prezzi popolari”, il rientro a casa. Poi, quei secondi che hanno cancellato Messina e la sua identità.
Ad inaugurare l’esposizione permanente il direttore del MuMe Orazio Micali, la prefetta Cosima Di Stani, gli assessori regionali ai Beni culturali Francesco Paolo Scarpinato e al Turismo Elvira Amata, il deputato regionale Antonio De Luca.
UNA DATA SIMBOLO
La scelta di inaugurare la mostra il 26 novembre non è casuale, perché il 26 novembre del 1914 fu emanato il regio decreto n. 1475, con cui fu istituito il Museo nazionale di Messina con il compito di raccogliere, custodire, allestire ed esporre le testimonianze artistiche della città dopo il terremoto. E dobbiamo davvero tantissimo a chi, nelle ore della tragedia riuscì a salvare parti di patrimonio ed anche successivamente a scavare tra le macerie per ritrovare l’anima di quel che la città era stata.
LA RINASCITA
“E’ il primo e importante passo verso una rinascita culturale della nostra città- ha commentato il deputato regionale Antonio De Luca grazie al cui impegno sono stati stanziati i 300 mila euro per la Giornata della memoria del terremoto diventata legge nel marzo scorso e la mostra permanente- L’obiettivo da perseguire è quello di far partire un circuito economico e culturale che ruoti intorno all’evento terremoto, attraverso l’organizzazione di congressi nazionali, eventi culturali e appuntamenti che creino un’economia stabile nella nostra città”.
Già nell’anniversario del 2024 Messina potrà essere il cuore di una serie di iniziative legate al terremoto del 1908 grazie alla sinergia tra più istituzioni, così come avvenuto in questo caso. Anche le scuole devono diventare protagoniste del circuito.
UN PUNTO DI PARTENZA
“Oggi abbiamo posto una nuova pietra di ricostruzione di Messina, più immateriale che fisica- ha spiegato il direttore del Museo Orazio Micali– Questa mostra è un punto di partenza, da qui in avanti sarà compito della cittadinanza che dovrà interrogarsi per comprendere la reale portata di quell’evento. Ma l’impegno del Museo non finisce qui, tutt’altro. Stiamo già lavorando alla crescita dei contenuti, al potenziamento delle sezioni, all’inserimento di ulteriori tecnologie pensando anche alle scuole e alle generazioni più giovani”.
GUARDARE AL FUTURO
L’assessore Scarpinato ha sottolineato l’importanza di un percorso affascinante ed emozionante che consentirà ai visitatori di “vivere” la città durante quella notte. “La data simbolica del regio decreto sottolinea l’impegno costante nel non dimenticare. Un monito per guardare al futuro con uno sguardo sempre rivolto al passato, per non perdere le tracce di quello che siamo stati e di quello che abbiamo vissuto”.
La mostra “1908 CittàMuseoCittà” è realizzata in collaborazione con Capitale Cultura / ARtGlass, una delle società più attive nel settore della realtà aumentata, delle ricostruzioni in 3D e delle visite immersive. Gli allestimenti sono curati da Floridia Allestimenti, gli impianti elettrici e speciali sono di Gaetano Previti e la promozione dell’evento è affidata allo studio creativo Sincromie
MESSINA NATA DUE VOLTE
Presente all’inaugurazione l’assessore regionale al Turismo Elvira Amata che ha evidenziato come la sinergia tra Museo, Regione, Ars abbia portato alla realizzazione dell’esposizione permanente: “Messina è nata una seconda volta dopo il 1908 e, per questo motivo, è importante tramandare e non dimenticare un patrimonio fortemente identitario come quello che rappresenta autorevolmente la Città dello Stretto. E’ un appuntamento di grande interesse per la Città che rafforza significativamente e ulteriormente il forte connubio tra turismo e cultura”.