Letterio Ventura, messinese di 53 anni, è stato trovato privo di vita sul suo letto, alle 8 della mattina del 2 agosto scorso.
Il giorno prima, l’uomo, accusando febbre e difficoltà respiratorie, si era fatto accompagnare dal fratello presso il pronto soccorso dell’ospedale Papardo a Messina. Lì, i medici, escludendo il Covid per via del tampone negativo, dopo avergli somministrato del paracetamolo e avendogli prescritto una cura, hanno dimesso Ventura con una diagnosi di febbre (39 gradi) e addensamenti polmonari.
Riaccompagnato a casa dal fratello, in via Palermo, Ventura è stato lasciato alle cure delle sorelle con cui viveva, ed è stata proprio una delle due, la mattina successiva, a scoprire il corpo esanime dell’uomo. Il fratello del deceduto, quindi, ha presentato denuncia ai carabinieri di Giostra, e la famiglia si è rivolta all’avvocato Giovanni Caroè per cercare di fare luce sul fatto e su eventuali responsabilità nella morte del 53enne.
Dopodiché, il pm Francesca Bonanzinga ha iscritto tre medici nel registro degli indagati e richiesto l’autopsia, che sarà condotta dal medico legale Antonio Messina e dal cardiologo Michele Giannetto domani, venerdì 6 agosto. L’ipotesi di reato, finora, corrisponde all’omicidio colposo.