Lorenzo Cimarosa è morto durante la notte, il “pentito” della famiglia Messina Denaro, sposato con la cugina del boss. Il cinquantaseienne imprenditore edile è morto nella sua abitazione di Castelvetrano, dove era agli arresti domiciliari, stava scontando una condanna di 5 anni e 4 mesi. Cimarosa è stato il primo a raccontare spontaneamente gli affari della famiglia e su quanto lui conosceva; grazie alle sue testimonianze si sono sbloccate alcune operazioni soprattutto in ultimo quella nei confronti dell’imprenditore Saro Firenze. Adesso però è morto, e con lui muoiono i suoi segreti che avrebbe forse rivelato. “Tutto gira intorno ai Messina Denaro“, questo aveva affermato Cimarosa una volta ritornato al suo paese, decidendo di diventare collaboratore di giustizia. Si definiva pentito ma non ‘pentito di mafia’ perché mafioso, a suo dire, non lo era mai stato. I magistrati del dipartimento distrettuale antimafia gli avevano pure prospettato la possibilità di un programma di protezione per se e la sua famiglia in una località segreta, ma ha rifiutato e anche i suoi familiari.
“Con i Messina Denaro non ci siamo parlati per 20 anni, poi quando sono stati arrestati i Filardo, nel 2010, c’è stato un avvicinamento. Io non volevo avere a che fare con queste cose, con la mafia e con i mafiosi. Ma ho sbagliato e devo pagare” così disse in un processo testimoniando sui rapporti con il cognato Giovanni Filardo raccontando dei lavori fatti per conto della ditta proprio di Filardo, come quelli al parco eolico nel Belice da 5 milioni di euro e 30 pale.
Secondo le sue testimonianze, lui stesso dava soldi al mediatore Guttadauro, che da poco ha subito un furto in casa, mentre riceveva ‘pizzini’ da Patrizia Messina Denaro, sorella del boss. “Ho ho dato 63 mila euro a Francesco Guttadauro per darli a Matteo Messina Denaro. Giovanni Filardo, il fratello di mia moglie, mi ha chiesto altri soldi che dovevano andare a Matteo Messina Denaro – continua Cimarosa – Nei pizzini mi diceva che stava male economicamente, io ho capito che era un raggiro e come al solito voleva soldi. Ho detto a Francesco Guttadauro che non volevo entrare dentro la mafia. Poi con l’arresto dei Filardo sono stato avvicinato e ho sbagliato. Non mi ero mai interessato in queste cose”.
Muore Lorenzo Cimarosa che rivelò come Francesco Guttadauro avesse ereditato il comando. “Tutto gira attorno ai Messina Denaro a Castelvetrano. Non si può fare rapina senza loro consenso“.