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Dall’inaugurazione di Manifesta 12, la biennale nomade di arte contemporanea che fino al 4 novembre sarà presente a Palermo, non si fa altro che discutere in merito agli attesi “effetti positivi” che un investimento del genere “dovrà” avere nei mesi a venire.
Senza entrare nel merito di punti di vista e posizioni personali, tutti plausibili, a parer nostro il progetto “Murales d’artista” si inquadra nell’onda positiva di sensibilizzazione generatasi dal flusso di arte contemporanea arrivata in città.
Il progetto, in progress, è l’evoluzione di una prima azione mossa da Igor Scalisi Palminteri, autore del murales realizzato a Ballarò insieme ai bambini del centro sociale San Francesco Saverio, che raffigura San Benedetto il Moro.
Dal riscontro positivo di questo primo intervento l’idea di coinvolgere altri artisti e di intervenire su altre zone con il benestare dei cittadini.
“Dopo San Benedetto il Moro – dice Scalisi Palminteri – con la confraternita dei fornai pensavamo di raccogliere soldi e coinvolgere pittori amici per realizzare altre opere a Ballarò. Poi abbiamo avuto il supporto di Francesco Galvagno (patron della Elenka e del progetto Elenk’art che promuove residenze d’artista – ndr) che ha finanziato l’affitto delle piattaforme aeree e la realizzazione di un documentario di Salvo Cuccia sul lavoro degli artisti mentre creano le opere; a lui si è aggiunta la ditta Piazza che ci ha fornito le vernici per i murales. E’ un’operazione che vuole incidere sul territorio, sulla riqualificazione della zona, un progetto che coinvolge gli abitanti. Molti condomini hanno offerto le loro facciate per realizzare le opere“.
Al momento sono cinque gli artisti che stanno lavorando sulle piattaforme aeree dislocate all’Albergheria per realizzare le opere di street art, come già avvenuto nel quartiere Borgo Vecchio e come avviene in tutte le grandi città europee da Bruxelles a Madrid, da Parigi a Praga.
Gli artisti coinvolti, oltre a Scalisi Palminteri, sono: Alessandro Bazan, Andrea Buglisi, Angelo Crazyone e Fulvio Di Piazza.
Vortici di pesci, un colibrì, un’immagine di Franco Franchi, la gente del mercato e Santa Rosalia: sono questi i primi grandiosi “quadri di strada” che coloreranno facciate di anonimi condomini o mura tra edifici cadenti.
Supporto all’iniziativa è stato dato anche dalla Prima Circoscrizione col presidente Massimo Castiglia e il consigliere Salvo Imperiale, che ben conosce il quartiere.
“Quando finiranno le opere – dice Imperiale – sarebbe bello che l’amministrazione comunale realizzasse un’illuminazione adeguata per far risaltare i murales“.