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Musumeci: “5 milioni per emergenza Vulcano. Le elezioni? Il 29 maggio”

martedì 8 Marzo 2022

La data del voto per le amministrative, importante anche a Messina giacchè si torna alle urne dopo le dimissioni di De Luca, sarà quasi certamente il 29 maggio. Una soluzione che consente, in caso di ballottaggio di non arrivare troppo a ridosso di un periodo che i siciliani dedicano alle vacanze.

E’ quanto ha chiarito il presidente della Regione Musumeci a margine del punto stampa convocato dopo la riunione del Comitato tecnico sulle emissioni dei gas a Vulcano e che si è tenuta in Prefettura.

Per Vulcano sono previsti interventi su prevenzione e gestione dell’emergenza per circa 5 milioni di euro, 2 dei quali già disponibili nell’ambito dell’ordinanza emanata per far fronte all’emergenza. Per gli altri 3 la Regione chiederà supporto al governo Draghi ma in ogni caso farà fronte a tutte le esigenze.

Ogni intervento- ha spiegato il governatore Musumeci- sarà congiunto ad un’adeguata campagna di comunicazione ed informazione. Il nostro obiettivo è quello di consentire che la stagione turistica possa svolgersi senza ovviamente sottovalutare quello che ci dice la comunità scientifica restare in allerta anche se il fenomeno da qualche mese non desta particolare preoccupazione.. Resta interdetta la zona sommitale di Vulcano e la spiaggia di Levante. Torneremo ad aggiornarci con il Comitato tra qualche settimana”.

All’incontro, dove il prefetto Cosima Di Stani ha fatto gli onori di casa, oltre al governatore, erano presenti il dirigente generale del dipartimento regionale di Protezione civile Salvo Cocina, il viceprefetto di Messina Francesco Milio, il sindaco di Lipari Marco Giorgianni, Edda Paino per l’Asp di Messina, Salvatore Tafaro per i Vigili del fuoco della città peloritana, i rappresentanti della comunità di Vulcano Antonino Messina, Cristian Del Bono e Felicia Scaffidi. Hanno partecipato in videoconferenza Anna Abìta per Arpa Sicilia, Maria Luisa Carapezza per l’Ingv, Mario Palermo per il Dipartimento per le Attività sanitarie e osservatorio epidemiologico (Dasoe) dell’assessorato regionale alla Salute e Gaetano Settimo per l’Istituto Superiore di Sanità.

All’interno del Comitato che abbiamo insediato oggi – ha sottolineato il presidente Musumeci – ho voluto anche una rappresentanza dei residenti nell’isola. Un impegno che avevo assunto con la popolazione affinché fosse sempre coinvolta e informata. Abbiamo previsto un Piano di interventi per affrontare l’emergenza legata ai gas tossici per una spesa complessiva di 5 milioni di euro. Somme destinate ad alcuni interventi essenziali che riguardano l’ammodernamento delle strade, anche per consentire vie di fuga, l’acquisto di nuovi sensori e di colonnine per potenziare il monitoraggio del fenomeno. Dai tecnici di Arpa e Ingv abbiamo appreso che i valori delle emissioni risultano negli ultimi due mesi stabili o in leggera diminuzione. Il fenomeno al momento non desta particolari preoccupazioni, ma restiamo allerta. Rimane invece interdetta la zona sommitale del vulcano così come la spiaggia di Levante, dove l’attività dei fumaroli è ancora intensa. Ci aggiorneremo fra qualche settimana, a meno che non ci sia necessità di intervenire con urgenza, per verificare le azioni avviate”.

Il comitato, che è formato anche da rappresentanti dei residenti nei comuni coinvolti, si è insediato e opera con celerità, il capo della protezione civile regionale ha oggi illustrato gli interventi per la previsione, la prevenzione e la gestione dell’emergenza.

 

Dall’ordinanza possiamo attingere per ora soli  2 milioni di euro, ma  faremo in modo di convincere Roma che non bastano perché vogliano che tutta l’area dell’ isola sia costantemente sotto monitoraggio e stiamo valutando con il sindaco di Vulcano e il prefetto  di dotare anche   gli alloggi di particolari sensori. Quest’ultima però è un’ipotesi che non è stata ancora confermata. C’è anche  un piano di evacuazione e i 5 milioni servono proprio per la  concreta applicazione di tutte le misure per una eventuale evacuazione urgente“.

Ma i cronisti messinesi, alle prese con una campagna elettorale anticipata di un anno dopo le dimissioni di Cateno De Luca, pressano per sapere quanto durerà il commissariamento di Palazzo Zanca. E Musumeci chiarisce: “L’orientamento è di evitare che il ballottaggio debba andare alla fine di giugno perché da noi in quel periodo si è tutti in vacanza. Quindi l’obiettivo è entro metà giugno il ballottaggio e prima le elezioni”.

In sintesi la data più possibile, calendario alla mano a ritroso dal ballottaggio di giugno è il 29 maggio. A meno che il voto per i referendum sulla giustizia non venga a cadere in una data a ridosso. Musumeci ha comunque ricordato che la Regione su questo punto è autonoma. ”

C’è un solo turno quello primaverile – ha continuato Musumeci – a meno che da Roma non dovessero arrivare delle indicazioni per il referendum. A quel punto tenteremo di renderli compatibili ma come si sa in materia elettorale sugli enti locali, noi siamo autonomi rispetto a Roma”.

 

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