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“Sarò in piazza a Roma con il centrodestra unito, con Salvini, Meloni, Berlusconi e Toti perché spero che l’attuale governo possa andare via per lasciare spazio agli elettori”, lo ha detto il presidente della Regione, Nello Musumeci a Palazzo dei Normanni, a margine della seconda giornata di “Meridiano Sanità Sicilia“.
“Il mio giudizio politico su questo governo è negativo ma sotto il profilo istituzionale da presidente della Regione Siciliana nutro rispetto e mi auguro che possa far il bene della nostra Sicilia“, ha aggiunto Musumeci.
“Toti ed io apparteniamo alla cultura del centrodestra con origini diverse perchè diverse devono essere le anime che compongono la coalizione del centrodestra. Condividiamo gli stessi problemi in due realtà socioeconomiche assai diverse ma tutti e due siamo fermamente convinti che il centrodestra unito possa e debba tornare a rappresentare in parlamento ed al governo gli interessi del popolo italiano dove la maggioranza italiana c’è e c’è da tempo solo che in questo momento la maggioranza morale sul territorio non rispecchia la maggioranza parlamentare. Se andassimo al voto io sono sicuro che gli equilibri cambierebbero“, ha detto il presidente Musumeci.
“Spero che presto l’attuale governo possa andare via per dare la parola al popolo italiano che non potrà non condannare una coalizione che fa a pugni con il valore vero della politica, che non ha un’affinità culturale, idee chiare, una politica alternativa per il Mezzogiorno. L’alternativa di centrodestra è maggioranza morale nel popolo italiano ed è un bene che torni presto al governo e al Parlamento“, ha affermato Musumeci, che sarà a Roma alla manifestazione di piazza San Giovanni.
“Sul piano politico il Conte-bis non può convincermi – ha aggiunto – ma sul piano istituzionale ha tutto il mio rispetto perché sono il presidente della più grande regione d’Italia e non posso passare le mie giornate a scrivere pagelle sul governo nazionale. Un governo si giudica alla scadenza e non alla partenza, ho il dovere di collaborare nell’interesse del popolo siciliano sperando che questo governo abbia la necessaria sensibilità verso il Mezzogiorno e verso la Sicilia che nel recente passato non abbiamo colto negli altri esecutivi. Poi se mi si chiedete un giudizio sul piano politico non posso riconoscermi in un governo nato non per creare una alternativa ma per impedire che il popolo italiano andasse alle elezioni. Mi sembra una scelta incomprensibile e incompatibile con i valori e l’essenza concreta della politica“, ha concluso il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci.
“Ci sarò senza dubbio in piazza a Roma e convintamente perché, al di là di quello che sento dire, quella non è la piazza dell’odio e delle braccia alzate, quella è la piazza degli italiani che chiedono di potersi esprimere con democrazia e di andare a votare, la piazza della speranza di costruire un paese diverso, del centrodestra che si riorganizza in forme, modi e con messaggi nuovi“, lo ha detto il governatore della Liguria, Giovanni Toti, anche lui a Palazzo dei Normanni, a Palermo.
“E’ la piazza del buon governo delle regioni di centrodestra – ha aggiunto – è la piazza che è stufa degli inciuci di palazzo e che vuole far tornare a votare gli italiani e proporre loro una ricetta di governo che vada un po’ oltre le tasse sulle merendine e l’utilizzo del contante“.
“Mi sembra molto più prosaicamente che siano stati tutti gli italiani alle ultime elezioni a dargli una percentuale sopra il 34%. Se era per quello ci si poteva risparmiare tutti quanti la gita a Roma. La Lega è il primo partito del centrodestra nei numeri e questo le dà l’onore di guidare la coalizione, ma anche l’onere di doverla ricostruire secondo schemi e modelli nuovi che non siano quelli ereditati da una seconda Repubblica che il voto del 4 marzo dello scorso anno ha chiuso. Quindi oggi comincia un percorso, mi auguro che il segretario Salvini sappia farsene carico in modo compito e anche convincente“, ha aggiunto il governatore della regione Liguria.
“Non so quanto durerà questo governo, ma se dura così, meno dura è meglio per tutti perché se la trovata geniale sono i bonus dell’asilo nido, che le regioni di centrodestra già danno alle famiglie con più disagi, se l’idea migliore che hanno avuto è di tassare le merendine, di impedire agli italiani di spendere più di 2mila euro, di aumentare la cedolare secca sugli affitti, di tassare le confezioni di plastica con cui si esportano i nostri frutti, agrumi facendo ricadere quel costo sui consumatori penso che farebbero bene ad andare casa tutti molto rapidamente“, ha affermato Giovanni Toti, che ha concluso dicendo – “Quanto alle liti era del tutto evidente che il Movimento 5 stelle, Renzi e il Partito Democratico, con tre culture profondamente diverse, avessero davanti un esercizio difficile di pazienza per stare insieme e francamente mi sembra che di pazienza e idee per stare insieme non ce ne abbia nessuno“.